
Einstein e Russell
Firenze, 9 luglio 2022 - Albert Einstein, l’autore dell’equazione più celebre del mondo. Con la teoria della relatività ha di fatto rivoluzionato l’immagine dell’universo, diventando nell’arco di pochi anni una popstar della fisica. E non poteva essere altrimenti, visto che con la sua teoria ha completamente scardinato la visione dell’universo proposto da Newton, per il quale lo spazio e il tempo erano invece due elementi immutabili.
La teoria della relatività ristretta, suggerendo la possibilità di trasformare la materia in energia e viceversa, è stata però di fatto alla base del procedimento che ha portato alla bomba atomica. Ma Einstein, sin da giovane pacifista convinto, mentre lavorava alla formula non avrebbe mai potuto immaginare che, un giorno non molto lontano, sarebbe stata utilizzata a scopi distruttivi e per esplosioni atomiche. Si oppose perciò con tutte le sue forze a quest’uso atroce del nucleare. E insieme al filosofo Bertrand Russell, si fece promotore del manifesto in cui si rivolgeva a tutto il mondo, invitandolo a riunirsi per discutere dei rischi enormi dovuti ad un uso improprio e all’esistenza stessa delle armi nucleari. Appello presentato a Londra il 9 luglio 1955 , in occasione di una campagna per il disarmo nucleare, e che fu sottoscritto da altri importanti scienziati.
Einstein non era nuovo a schierarsi contro ogni azione bellica: lo dimostra il fatto che nel 1913 si rifiutò di firmare un manifesto a favore della guerra, che un corposo numero di scienziati tedeschi aveva proposto. E quando fu costretto a trovare rifugio negli Stati Uniti a causa delle persecuzioni messe in atto contro gli ebrei, incontrò non poche difficoltà, proprio per le sue posizioni anti-belliche, anche con il governo americano. Il manifesto è un accorato appello “in quanto esseri umani, ad altri esseri umani”. Parole rivolte a scienziati e a gente comune: “Ricordate la vostra umanità – si legge nel testo - e dimenticate tutto il resto. Se ci riuscirete, si aprirà la strada verso un nuovo Paradiso; altrimenti avrete davanti il rischio di un’estinzione totale”. Considerando che “in una futura guerra mondiale verrebbero certamente impiegate armi nucleari”, per evitare venga messa a repentaglio la stessa sopravvivenza del genere umano, l’appello veniva rivolto “a tutti i governi del mondo”, affinché risolvano le loro controversie e raggiungano i loro obiettivi attraverso “mezzi pacifici”.
Un appello che, ieri come oggi, vuole mettere in guardia da una possibile minaccia nucleare che annienterebbe l’intero pianeta. Disse un giorno Einstein: “Io non so con quali armi sarà combattuta la Terza Guerra Mondiale, ma certamente la Quarta verrà combattuta con pietre e bastoni”.
Nasce oggi
Roberto Gervaso nato il 9 luglio 1937 a Roma. È stato scrittore, giornalista e aforista noto e apprezzato nel mondo. I suoi libri sono stati tradotti e venduti dagli Stati Uniti al Giappone, dalla Gran Bretagna all’America Latina. Ha detto: “La vita è un’avventura con un inizio deciso da altri, una fine non voluta da noi, e tanti intermezzi scelti a caso dal caso”.