Pisa, 8 settembre 2021 - La Rete delle malattie croniche della Toscana si arricchisce di un terzo Centro di riferimento regionale per la diagnosi e il trattamento della celiachia presso l'unità di Gastroenterologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana. Gli altri due Centri di riferimento per la celiachia sono a Careggi, per l’età adulta, e al Meyer per l’età pediatrica, entrambi a Firenze.
È quanto è stato deciso nell'ultima seduta di Giunta, che si è svolta nella giornata di lunedì 6 settembre, su proposta di delibera dell'assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. «La nascita di un terzo Centro di riferimento, oltre ai due già esistenti, fa seguito a una necessità emersa in sede di tavolo tecnico regionale per la celiachia, che si è pronunciato all'unanimità sull'individuazione del nuovo Centro nella Gastroenterologia dell'Aou pisana, visti i contributi sostanziali forniti in questo ambito - commenta Bezzini -. Questo provvedimento contribuirà a rafforzare i servizi sanitari, potenziare l'attività di educazione e di ricerca, e aumentare la capacità di fare rete tra i vari attori del percorso assistenziale, per fornire risposte sempre più appropriate e di qualità alle persone affette da celiachia».
«L'istituzione presso l'Assessorato alla sanità di un tavolo di lavoro permanente sulla celiachia, cui è presente da anni anche l'Associazione italiana celiachia toscana, è un esempio proficuo di come il rapporto tra pubblico e rappresentanti del terzo settore è la chiave per dare efficaci ed efficienti risposte ai bisogni dei cittadini - commenta Giuseppe Giura, presidente dell'Associazione italiana celiachia toscana -. L'istituzione dei Centri di riferimento regionali (quello di Careggi per gli adulti, quello per minori al Meyer, e quello per la dermatite erpetiforme nella Asl centro) ha prodotto, inoltre, un'ottima sinergia, per effettuare diagnosi in tempi apprezzabili anche in piena pandemia. La nascita di un nuovo Centro non può che accrescere la sinergia tra i soggetti che fanno parte della Rete a vantaggio della salute della nostra comunità». Il nuovo Centro di riferimento regionale per la celiachia dovrà intervenire in tutti i casi controversi e di difficile approccio diagnostico; valutare i risultati uniformando le metodiche nei vari presìdi di rete; svolgere un'attività di educazione e di ricerca; e coordinare i presìdi di rete.
Maurizio Costanzo