MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Il 12 gennaio 1563 nasceva a Firenze l’Accademia più antica del mondo

La storia e le origini dell’Accademia delle Arti del Disegno

Giorgio Vasari, San Luca che dipinge la Vergine

Firenze, 10 gennaio 2023 - Nel medioevo gli artisti ‘non esistevano’, o meglio, esistevano ma non venivano riconosciuti. Secondo gli statuti medievali infatti, i pittori, che si occupavano per forza di cose della preparazione dei colori e della macinatura, venivano assimilati agli speziali e per questo motivo erano immatricolati all’Arte dei Medici e degli Speziali. Non andava meglio agli architetti e agli scultori che figuravano addirittura tra i membri dell’Arte dei Maestri di Pietra e di Legname. Per “sovvenire così nelle cose dell’anima, come del corpo, a chi, secondo i tempi, n’avesse bisogno”, nel 1339 si formò la Compagnia di San Luca, alla quale aderirono gli artisti fiorentini, e tra questi lo stesso Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti, Donatello, Benozzo Gozzoli e Lorenzo Ghiberti. È proprio dalla Compagnia di San Luca che ebbe origine, il 12 gennaio 1563, l’Accademia delle Arti del Disegno. L’idea di istituirla fu di Giorgio Vasari, che voleva non solo emancipare gli artisti dallo spirito artigianale, riconoscendo dignità e valore intellettuale alla loro opera, tale da permettergli di occupare una posizione di rilievo nella scala sociale. Vasari voleva anche trasmettere la loro arte tramandando l’eccellenza attraverso un insegnamento adeguato. Era maggio del 1562 quando, per concretizzare questo suo progetto, Vasari coinvolse il Bronzino, il frate servita Zaccaria Faldolfi, Bartolomeo Ammannati, Francesco da Sangallo, Vincenzo de’ Rossi, Michele di Ridolfo del Ghirlandaio. Vasari si rivolse a duca Cosimo I per dare “principio all’Accademia Fiorentina” e lo trovò “disposto ad aiutare e favorire questa impresa”. Poco dopo, il 25 luglio del 1562, alla Santissima Annunziata ci fu l’inumazione dei resti del Pontormo, nella nuova cappella funeraria voluta da fra Giovann’Agnolo Montorsoli “per tutti gl’uomini dell’arte del disegno, pittori, scultori e architettori che non avessono proprio luogo dove essere sotterrati”. Il testo dei nuovi capitoli dell’Accademia e Compagnia dell’Arte del Disegno venne allora formulato, rivisto da don Vincenzo Borghini e il 13 gennaio 1563 approvato dalla corte medicea. Si trattava di una nuova arte distinta dall’esercizio del disegno, che era “una apparente espressione o dichiarazione del concetto che si ha nell’animo, e di quello che altri si è nella mente immaginato e fabbricato nell’idea”. L’Accademia delle Arti del Disegno oggi è presieduta da Cristina Acidini e, come si legge sul sito, in conformità alla sua tradizione secolare “partecipa ad ogni attività delle arti, incoraggia e promuove studi e manifestazioni che le valorizzino e che favoriscano quanto sia di interesse artistico e storico. L’intento sottile, è quello di mantenere vivo e incarnare in ogni tempo l’archetipo del bello attraverso le eccellenze in campo artistico e scientifico”. Nasce oggi Haruki Murakami nato il 12 gennaio del 1949 a Kyoto. Autore di romanzi dalle atmosfere oniriche e surreali, uno dei suoi capolavori è ‘Tokio Blues: Norwegian Wood’, che è stato uno dei successi letterari giapponesi più clamorosi di tutti i tempi. È il suo libro più intimo, nel quale esplora, attraverso la semplicità apparente di una storia d’amore tra ragazzi, il mondo introspettivo dell’adolescenza, quello sconfinato del dolore e della giovinezza, dei sentimenti e della solitudine, della perdita e della sofferenza. Uno dei dialoghi del libro recita: “Se c’è una cosa che non mi manca è il tempo. – Davvero ne hai tanto? – Tanto che mi piacerebbe dartene un po’, e farti dormire lí dentro.”.