Firenze, 21 gennaio 2020 – La tecnica usata era la stessa: adescava telefonicamente transessuali, poi li malmenava e rapinava. Fino a quando non è scattata la denuncia e sono scattate le indagini che, da Roma hanno portato a Firenze, dove il responsabile delle rapine – finora quattro, ma non è da escludere che siano le uniche - , un ventiduenne senegalese, è stato arrestato.
E così, al termine di una articolata attività d’indagine, il personale operativo del commissariato Lido di Roma coordinato dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, Gruppo Reati Gravi Contro il Patrimonio, il 16 gennaio ha tratto in arresto proprio nei pressi della stazione di Santa Maria Novella, dopo un controllo del territorio durato oltre tre giorni, un cittadino senegalese, N.M.C. di anni 22, in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare richiesta dal Pm della Procura di Roma, in relazione ai reati di rapina e lesioni personali nei confronti di transessuali, avvenuti in diverse località dell’Italia centrale.
Le indagini hanno tratto spunto, nel settembre scorso, dalla denuncia di un transessuale di origine colombiana, che dopo un rapporto sessuale è stato rapinato e ferito con violenti pugni all’interno di un appartamento nella zona di Acilia, in via di Macchia Saponara, aggressione per la quale ha riportato serie ferite refertate con vari giorni di prognosi al pronto soccorso. Gli investigatori del commissariato di Ostia sono riusciti successivamente a indentificare altri transessuali che erano state vittime del senegalese che utilizzava, nella sua attività criminosa, sempre lo stesso modus operandi: una falsa trattativa telefonica, l’impiego della violenza per sottomettere le vittime, tutte transgender, la sottrazione del denaro, adducendo come giustificazione una sorta di risarcimento per non aver usufruito di una prestazione con una persona di sesso femminile. Dalla testimonianza di alcune vittime, sono emersi fin da subito degli elementi in comune nelle varie dichiarazioni rese, perfettamente coerenti con le risultanze investigative emerse nel corso degli accertamenti svolti dagli inquirenti. L’analisi dei fatti in esame ha infatti confermato la chiara inclinazione dell’arrestato e la sua attitudine alla violenza al fine di lucro, e la modalità operativa tesa all’individuazione di vittime poco inclini allo sporgere denuncia alle autorità di Polizia.
Le indagini sono risultate particolarmente complesse, proprio in considerazione dell’attività delle vittime, reticenti a collaborare con gli uffici di Polizia, di nazionalità straniera, in alcuni casi irregolari sul territorio nazionale, e spesso dimoranti in alloggi occasionali. L’operazione, finalizzata a rintracciare l’autore delle rapine, è stata corroborata dalla collaborazione di vari uffici di Polizia sul territorio nazionale, in particolare la Squadra Mobile e la Polfer di Firenze, che hanno contribuito alla localizzazione del soggetto. Vari gli appostamenti nei luoghi da lui abitualmente frequentati, come ad esempio tutte le zone vicine alla stazione di Santa Maria Novella. Le rapine fino a ora documentate sono quattro, ma non è da escludere che successivamente possano emergere ulteriori soggetti in grado di riferire azioni delittuose del senegalese, al momento ancora non denunciate. Il commissariato di P.S. Lido di Roma invita eventuali ulteriori vittime del giovane senegalese a denunciare analoghe condotte delittuose. Il fermato è stato associato presso la casa di detenzione di Sollicciano, a disposizione del giudice per le indagini preliminari di Firenze.
Maurizio Costanzo