LISA CIARDI
Cronaca

Il nodo affitti brevi, Toscana a quota 60mila. La Regione punta a una norma quadro

La legge potrebbe essere approvata entro l’autunno per entrare in vigore già dal 2025. Positive reazioni delle categorie. A Firenze variante in aula

Turisti a Firenze (Marco Mori /New Press Photo)

Turisti a Firenze (Marco Mori /New Press Photo)

Firenze, 20 luglio 2024 – Erano 59.058 alla data dell’ultima rilevazione nel 2023 del Centro Studi di Federalberghi Toscana. Ora la stima parla di oltre quota 60mila, mentre Regione e Comuni cercano di correre ai ripari. È di giovedì il via libera della giunta di Firenze all’adozione della variante al Piano operativo che blocca le nuove locazioni turistiche nel centro storico, dopo la sentenza del Tar che aveva invalidato l’atto dell’esecutivo Nardella dell’ottobre 2023.

La variante dovrebbe ora passare all’esame delle commissioni e quindi in aula. E se i proprietari immobiliari, attraverso le parole del presidente di Property Managers Italia, Lorenzo Fagnoni, ipotizzano già nuovi ricorsi e chiedono un confronto, parole di approvazione arrivano a sorpresa dal vicecapogruppo di Fdi nel Consiglio regionale veneto, Enoch Soranzo. "Contro la scarsità di alloggi nelle città turistiche e universitarie – ha detto – la proposta dell’amministrazione fiorentina di rimodulare il tributo sugli affitti brevi per frenare la loro proliferazione potrebbe essere una buona soluzione". "Fa piacere l’apprezzamento – ha commentato la sindaca di Firenze, Sara Funaro – ma serve una norma nazionale".

Senza una cornice più ampia infatti, è difficile agire. E proprio a questo sta lavorando la Regione. A marzo la giunta ha approvato una proposta di legge che punta a modificare il Testo Unico sul turismo. "Il nostro intento è fornire un obiettivo e un metodo – spiega l’assessore regionale al turismo, Leonardo Marras – Il primo consiste nel ricreare un equilibrio fra residenza e locazione turistica. Il secondo prevede dei tavoli di tavolo fra Comuni ad alta densità turistica, Regione e altri soggetti per fare insieme delle scelte sul piano urbanistico, sugli accessi e sulle politiche fiscali per evitare che gli affitti brevi portino all’espulsione dei residenti".

Ma a che punto è la norma? "È stata illustrata in Commissione a maggio – continua Marras – registrando poi un rallentamento a causa delle elezioni e del passaggio di consegne fra Bugetti e Anselmi alla presidenza. Mi auguro che si arrivi all’approvazione entro l’autunno per essere pronti a metterla in pratica dal 2025". Positive le reazioni di Federalberghi Toscana Confcommercio. "Apprezziamo il tentativo del Comune di Firenze e della Regione di trovare una cornice normativa laddove quella nazionale è al momento insufficiente – il commento del presidente regionale, Daniele Barbetti – L’obiettivo è dare più strumenti ai Comuni per normare la situazione". In attesa delle decisioni però, il fenomeno cresce. Dall’analisi condotta a fine 2023 proprio dal Centro Studi di Federalberghi, la Toscana è la regione con più annunci sul portale Airbnb: quasi 60mila (59.058). La maggiore concentrazione è a Firenze (10.756), mentre a distanza seguono Lucca (1.687), Pisa (1.181), Siena (1.130), Cortona (1.089) e Viareggio (1.070).

"La tendenza è in continuo aumento, tanto che stimiamo sia stata superata, in Toscana, quota 60mila – spiega ancora Barbetti – Questo tipo di rendita immobiliare presenta vari vantaggi: dal punto di vista fiscale e di semplificazione normativa. Come Federalberghi abbiamo una visione inclusiva del turismo, ma crediamo occorra sempre tenere presente il motto ‘stesso mercato, stesse regole’".