LISA CIARDI
Cronaca

Il nodo degli affitti brevi: seduta fiume in Regione ma il bilancio resta in stallo

Ore di confronti anche all’interno del Pd. Braccio di ferro con le opposizioni. La soluzione potrebbe essere una norma transitoria di quattro anni

Firenze, 19 dicembre 2024 – È stallo, in Consiglio regionale, sulla manovra di bilancio e, soprattutto, sulla connessa proposta di legge della giunta Giani per riformare il testo unico del turismo. Dopo una lunga giornata di confronti, sia dentro al Pd che col centrodestra, non è ancora chiaro quale potrebbe essere il punto di equilibrio o di caduta. Perché sul tavolo ci sono diverse matasse da sbrogliare. La prima è tutta interna al Pd, dove la norma per limitare gli affitti brevi, tanto cara alla sindaca di Firenze Sara Funaro e al suo predecessore Dario Nardella, fa storcere il naso a molti.

D’altronde, andare a mettere le mani nelle tasche di migliaia di cittadini (ieri nei corridoi di Palazzo del Pegaso si mormorava di 7-10mila persone solo a Firenze) significa un potenziale «harakiri» per chi, fra un anno o giù di lì, dovrà presentarsi a chiedere loro il voto per le regionali. Figuriamoci poi se, vista la libertà lasciata ai sindaci, la legge dovesse essere applicata nelle città di centrosinistra e non in quelle governate dal centrodestra. La seconda matassa riguarda la maggioranza regionale, visto che Italia Viva non ha mai fatto mistero di non gradire il provvedimento. La terza interessa il rapporto con le opposizioni, che non hanno certo i numeri per ribaltare il risultato, ma hanno gli strumenti per fare ostruzionismo. E infatti, ieri sera, dopo una lunga giornata di tentativi di mediazione falliti, il centrodestra ha presentato 400 ordini del giorno e un centinaio di emendamenti al pacchetto della finanziaria. Il che equivale a bloccare l’aula per giorni, col Natale ormai alle porte, e il bilancio da votare.

Che fare quindi? Già in mattinata si era svolta una prima riunione dei Dem, alla presenza del segretario regionale Emiliano Fossi, con l’obiettivo di trovare una strada per non snaturale lo spirito della norma. Presenti il consigliere Gianni Anselmi, presidente della commissione Sviluppo economico e convinto difensore della norma, Stefano Bruzzesi, il capogruppo Vincenzo Ceccarelli e il governatore Eugenio Giani. Poi è andato avanti il confronto, fino alla consegna alle minoranze di un’ipotesi di lavoro intorno alle 20. La proposta di legge della giunta dà la possibilità ai Comuni oltre i 50mila abitanti e a maggiore densità turistica (tutti i capoluoghi di provincia, eccetto Pistoia e con Viareggio), di adottare un regolamento con limitazioni agli affitti brevi, vietandoli in alcune aree, subordinandoli a un’autorizzazione di cinque anni, stabilendo un tetto massimo ai giorni e un numero di autorizzazioni per soggetto. Le variazioni previste ieri puntano a togliere il tetto dei giorni e a prevedere una norma transitoria di quattro anni.