ANNALISA ANGELICI
Cronaca

Aggredita e sfregiata con un coltello dall’ex. Sessanta punti al viso

In ospedale anche la loro bambina di due anni

Un coltello

Perugia, 27 gennaio 2019 -  Sessanta punti di sutura al viso. Il volto di una giovane donna di 27 anni deturpato dalla furia del suo ex compagno. La loro bambina, due anni appena, ricoverata anche lei in ospedale per i postumi di una caduta, durante il parapiglia tra i genitori. È il bilancio della drammatica notte vissuta in una casa d’accoglienza a Perugia. L’aggressore, un giovane di origini tunisine, per ora è riuscito a fuggire, ma i carabinieri gli stanno dando la caccia.

Tutto è successo poco dopo mezzanotte. L’uomo si è recato nel centro dove erano ospitate madre e figlia. E proprio la bambina sarebbe al centro di tutto: sembra volesse vederla. Un’aggressione violentissima: l’uomo, con un coltellaccio, ha colpito più e più volte la ragazza (di origini campane ma perugina d’adozione). La bambina, due anni appena, era presente e, oltre ad aver assistito a tutto, è finita a terra: su di lei i medici del Santa Maria della Misericordia non hanno trovato ferite da arma da taglio, ma i postumi della caduta e un comprensibile stato di choc.

Sono le condizioni della donna a preoccupare: non è in pericolo di vita, ma il suo volto è deturpato dalle ferite. È arrivata al pronto soccorso in un lago di sangue, accompagnata dagli addetti del 118 che è stato chiamato dal cugino della giovane. L’uomo è intervenuto nel tentativo di salvarla dal suo aggressore: è stato colpito lui, poi medicato dal personale dell’ospedale e subito dimesso. Diversa la storia per la 27enne. Il medico Cristina Cristi e gli infermieri Gabriella Corazzi e Mauro Lucchetti che si sono occupati di lei hanno lavorato per ore: le hanno messo sessanta punti di sutura, tutti solo sul viso. Ci sarà bisogno più avanti, con grande probabilità, di un intervento di plastica ricostruttiva. Di certo avrà bisogno di riprendersi dallo choc anche lei, ora ricoverata nel Reparto di Otorinolaringoiatria del professor Giampietro Ricci, dove viene supportata anche a livello psicologico.

I carabinieri mantengono il più stretto riserbo ma stanno lavorando per rintracciare l’aggressore. Sanno chi è e forse anche dove cercarlo.