FRANCESCO
Cronaca

Alberi, un patrimonio: "Bisogna valorizzarli garantendo sicurezza"

Gli studi indicano le soluzioni migliori da adottare

Ferrini*

Negli ultimi giorni, le cronache hanno riportato diversi episodi di caduta di alberi.

Questi eventi hanno generato una comprensibile reazione emotiva, portando talvolta a percepire il patrimonio arboreo urbano come una minaccia più che come una risorsa.

Tuttavia, è fondamentale riflettere sulle possibili conseguenze negative di una risposta emergenziale dettata dall’emozione, piuttosto che da un ragionamento razionale e informato.

Gli alberi svolgono un ruolo cruciale nelle città: riducono l’isola di calore urbana, migliorano la qualità dell’aria, offrono habitat per la biodiversità e contribuiscono al benessere psicofisico delle persone. Interventi frettolosi e non ponderati, come abbattimenti massivi o potature drastiche, rischiano di compromettere questi benefici.

Inoltre, una gestione emergenziale potrebbe trascurare gli investimenti necessari per garantire la salute e la stabilità degli alberi attraverso una gestione programmata e basata su evidenze scientifiche.

E qui entra in gioco la necessità di una ricerca indipendente e adeguatamente finanziata.

Studi scientifici approfonditi possono fornire indicazioni utili a identificare i fattori di rischio legati alla caduta degli alberi, considerando variabili come specie, età, condizioni di salute e contesto ambientale.

Una gestione razionale del verde urbano dovrebbe basarsi su strumenti come il monitoraggio continuo, l’analisi del rischio e l’adozione di buone pratiche arboricole, piuttosto che su misure emergenziali.

Serve un approccio che concili sicurezza e tutela del patrimonio arboreo, riconoscendo il valore che gli alberi rappresentano per le città e ciò implica il coinvolgimento di esperti, la promozione di una cultura della prevenzione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

La gestione degli alberi non può essere affidata al solo buonsenso (o, peggio, alle proteste dei cittadini) o alle urgenze del momento. Serve una visione strategica, supportata dalla scienza, che permetta di preservare e valorizzare il patrimonio arboreo urbano, garantendo al contempo la sicurezza dei cittadini.

Solo così potremo affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla crescente urbanizzazione, trasformando le difficoltà in opportunità per città più resilienti e sostenibili.

*Professore ordinario

di arboricoltura

dell’Università di Firenze