Allarme maltempo, Coldiretti: “40 bombe d’acqua in un anno”

Le priorità: “Investimenti, impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti”

Campi allagati a causa dei forti temporali

Campi allagati a causa dei forti temporali

Firenze, 19 ottobre 2023 – Il maltempo ancora una volta interessa la Toscana e lo fa con eventi violenti di carattere temporalesco. Secondo l’analisi di Coldiretti Toscana: “L'arrivo del maltempo ha fatto salire a 40 il numero di bombe d'acqua che si sono abbattute sulla Toscana dall'inizio dell'anno creando enormi disagi alla popolazione, allagamenti e danni nelle campagne”. Questi i numeri ricavati ulla base dei dati di Eswd e del Servizio idrogeologico regionale.

"La forte perturbazione ha portato in molte zone della regione precipitazioni abbondantissime con punte fino a 250 mm in 24 ore nella zona di Massa e livelli superiori ai 100 mm in molte località come Vagli, Follonica, Minucciano, Terricciola, Stazzema, Lucca, Livorno e Pescia chiudendo di fatto la porta in faccia all'estate più calda di sempre in un territorio dove il 100% dei comuni si trova in aree a rischio idrogeologico”, specifica la nota.

Nei campi, si evidenzia, complice l'ottobrata che ha prolungato la stagione si raccolgono ancora melanzane, peperoni, zucchine e cetrioli, prodotti esposti al rischio di danneggiamento mentre sono in corso la raccolta del mais e delle olive che gli agricoltori sono costretti a rallentare o interrompere. Nei frutteti "si teme per mele e pere che sono in piena fase di raccolta e per le produzioni di cachi e kiwi dove una grandinata può devastare il lavoro di un intero anno”.

"Siamo di fronte - continua Coldiretti - a una evidente tendenza alla tropicalizzazione”, con “un rapido passaggio dal caldo al maltempo con effetti devastanti sulle coltivazioni. L'agricoltura è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”.

“Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono - conclude Coldiretti - investimenti anche grazie al Pnrr per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti".