Prato, 9 giugno 2024 – Tremila euro più cinquemila alle famiglie, fino a ventimila per le aziende. Con la speranza di essere a buon punto a metà luglio. E’ la road map dei rimborsi che il presidente della Regione Eugenio Giani ha illustrato a Montemurlo incontrando gli alluvionati del comune pratese, uno dei più colpiti in provincia dal disastro del 2 novembre.
Giani è partito dal dato fondamentale. I 66 milioni promessi direttamente dalla premier Meloni alla Toscana sono arrivati e sono disponibili. Si possono quindi usare, finalmente, dopo un rimpallo di settimane fra Roma e Firenze.
In particolare, ha spiegato Giani, i soldi stanziati dal decreto legge adottato tre mesi fa dal governo erano bloccati per un problema burocratico nella stesura del testo e così non potevano essere erogati agli aventi diritto.
Dopo molti solleciti, ha aggiunto il governatore, grazie ad un chiarimento avuto con Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione civile, è stato accertato che i fondi non arrivavano a causa di una stesura incompleta della norma che prevedeva sì lo stanziamento dei soldi, ma non conteneva nessuna disposizione procedurale per trasferire i soldi, in considerazione dell’evento straordinario, alla struttura commissariale (lo stesso Giani è ancora commissario per l’emergenza).
Il governatore ha raccontato che, di fronte all’impossibilità di disporre della liquidità, ha avuto uno scambio di battute, anche polemico, con alcuni parlamentari ed ha quindi concordato la strategia per uscire dall’impasse, richiedendo l’anticipazione dei fondi alla Banca d’Italia con l’assenso del Mef.
Adesso i fondi sono concretamente arrivati nelle casse della Regione e gli uffici sono già al lavoro per impostare le procedure per l’erogazione dei ristori a tutti coloro che hanno subito i danni dell’alluvione e ne hanno diritto: sono previsti fino a 5 mila euro per le famiglie alluvionate e fino a 20 mila euro per le imprese.
Qui la distribuzione dei fondi dello Stato si intreccia con quelli già erogati dalla Regione. Sì, perché coloro che hanno ricevuto i primi aiuti sono anche stati contemporamente censiti come effettivamente danneggiati e dunque potranno aspirare ad avere ulteriori fondi, appunto fino a 5mila euro per le famiglie e 20mila per le imprese, in tempi rapidi. In questa prima fase, ha spiegato ancora il presidente, saranno anticipati 2500 euro agli eventi diritto, per salire poi fino al tetto massimo nei casi previsti.
Il presidente a Montemurlo ha parlato anche di numeri e date. In particolare ha ricordato che la Regione lo scorso dicembre è riuscita a ricavare sul bilancio di parte corrente 25 milioni di euro, soldi che sono serviti per una prima erogazione di un contributo da 3 mila euro. Sono stati già liquidati quasi 17 milioni a 6437 famiglie, mentre sono in corso di pagamento, a causa della necessità di perfezionamento delle domande, 958 richieste per un totale di 2 milioni e 874 mila euro, risorse che arriveranno entro il 15 giugno. Rimangono da perfezionare ulteriori 1123 domande, mentre per 853 richieste la Regione non è stata in grado di erogare il contributo perché manca l’iban del beneficiario.
Giani ha annunciato che entro metà luglio la Regione dovrebbe essere in grado di "dare una prima risposta a circa 10mila persone che hanno subito i danni dell’alluvione", sottolineando che la ricognizione dei danni per la distribuzione dei 25 milioni è servita anche ad identificare “secondo i crismi” le persone che hanno subito danni, dati che servono ora per accelerare la procedura di erogazione del fondo nazionale che è arrivato in questi giorni. "Per quelle 6437 domande senza problemi inizieremo a breve con la liquidazione – ha chiuso il governatore – e probabilmente, visto che si tratta di un’anticipazione, in una prima fase saranno erogati 2500 euro, un contributo cumulabile con quello dei tremila della Regione".
L. B.