Prato, 16 novembre 2023 – Corsa contro il tempo. Sono le ultime ore utili a disposizione del governo per rinviare il pagamento degli adempimenti fiscali nei territori alluvionati. Uno stop al fotofinish atteso da industriali, artigiani, commercianti, tecnici e professionisti. Il presidente della Toscana e commissario straordinario Eugenio Giani ha chiesto al governo di adottare la sospensione dei termini in materia di adempimenti, versamenti tributari e contributivi nei territori colpiti dall’alluvione. “Una misura urgente e necessaria”, commenta Giani. Intanto, gli occhi sono puntati sul consiglio del ministri in programma in giornata: l’ultima occasione per tendere subito una mano concreta alle imprese dei territori alluvionati.
Oggi, infatti, scade il termine per potersi mettere in regola con il versamento dell’Iva, delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali per i dipendenti relativi al mese di novembre. Ieri in tarda serata da Roma è arrivata una schiarita. La deputata FdI Chiara La Porta ha riferito che la disponibilità dell’esecutivo di rinviare i pagamenti c’è, a Roma manca però l’elenco dettagliato dei Comuni colpiti che deve inviare la Regione. L’elenco è stato diffuso ieri, mentre la richiesta di stato di emergenza regionale, anche quella necessaria per la proroga delle scadenze fiscali, sarebbe arrivata solo martedì. Bisogna correre dunque per arrivare già oggi ad un decreto, altrimenti il provvedimento verrà adottato nel prossimo consiglio dei ministri, cercando nel frattempo di trovare un modo per non penalizzare le aziende alluvionate incastrate nel calendario delle scadenze fiscali.
E’ sempre possibile però che arrivi un provvedimento dell’ultima ora, richiesto dalle associazioni di categoria (anche se qualcuno potrebbe aver già pagato). I parlamentari pratesi sono in pressing sull’esecutivo: «Stiamo lavorando perché il rinvio ci sia», hanno detto ieri sia Erica Mazzetti di FI che Chiara La Porta di FdI.
Intanto a rassicurare il mondo imprenditoriale arrivano le parole del ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, che ha confermato gli aiuti già annunciati il 6 novembre a Prato rispondendo ad un question time della parlamentare Mazzetti.
"Con Simest – ha detto Tajani – abbiamo messo a punto, sul modello di quanto realizzato per l’Emilia-Romagna, un pacchetto di finanza agevolata del valore complessivo di 300 milioni. Il pacchetto è costituito da un primo strumento che prevede l’erogazione di ristori alle imprese esportatrici, inoltre abbiamo disposto lo stanziamento di 100 milioni a fondo perduto grazie a cui sarà possibile compensare le perdite materiali subite, come immobili, attrezzature, macchinari e scorte». Sempre sul fronte della finanza agevolata «è stata riservata una quota di circa 200 milioni sul fondo 394/81 che finanzia la internazionalizzazione delle imprese. I fondi saranno destinati alla concessione di finanziamenti a tassi particolarmente agevolati con quote di fondo perduto pari al 10%”.
È stata decisa, poi, «la sospensione, fino al 30 giugno 2024 dei pagamenti dovuti dalle imprese esportatrici a Simest sui finanziamenti in essere. Analogamente Sace ha predisposto ulteriori agevolazioni sui propri prodotti, tra cui una moratoria fino al 31 dicembre 2024, da 6 a 12 mesi, sui finanziamenti sottoposti alla sua garanzia".
Infine Ice ha messo a punto nuove iniziative per il sostegno dell’export: "E’ stata prevista la partecipazione gratuita agli eventi promozionali organizzati all’estero, le imprese danneggiate saranno inserite gratuitamente nelle piattaforme di vendita digitali e a loro verrà riservata una quota di finanziamento nell’ambito del progetto bonus export digitale”.