Campi Bisenzio (Firenze), 13 novembre 2023 – Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci e il capo del dipartimento Fabrizio Curcio sono a Campi Bisenzio per un incontro operativo sulla grave situazione determinata dall’alluvione in Toscana. Mentre il presidente della regione Toscana e commissario straordinario Eugenio Giani fa sapere che ci sono stime di danni per 2 miliardi di euro, il ministro Musumeci attacca: “Quello che è successo non è solo dovuto a un evento straordinario ma allo scarso lavoro di prevenzione fatto nonostante i soldi del governo”.
Musumeci: “Prevenzione è all’anno zero”
Duro l’affondo del ministro Musumeci: “In Italia la prevenzione è all'anno zero. Negli ultimi 80 anni è mancata una politica di prevenzione strutturale. Abbiamo tante risorse in giro ma non si riesce a metterle a terra. La prevenzione deve essere strutturale, a partire dai cittadini, che devono essere informati, e nelle scuole. Ecco perché la prevenzione strutturale, e non strutturale, deve essere la nostra guida anche per adeguare sistema di protezione civile che è un'eccellenza in Europa”.
E ancora: "In Toscana", come altrove in Italia, "è successo che alcuni corsi d'acqua sono stati tombati e poi straripati", che corsi d'acqua che dovevano essere consolidati "non sono stati sufficientemente consolidati. È accaduto che alcune aste fluviali, cioè fiumi e torrenti, sono stati canalizzati, riducendo la sezione idraulica, e di fatto ingessando il corso d'acqua. La canalizzazione non è il rimedio consigliato per consentire alle acque di potersi leggermente espandere", ha sottolineato ancora il ministro.
Giani: “Stima dei danni sale a 2 miliardi”
“Se io sommo quello che mi dicono i sindaci di quella trentina di Comuni più coinvolti andiamo sicuramente vicini ai 2 miliardi (GUARDA IL VIDEO), e contemporaneamente abbiamo bisogno e la necessità di risorse per l'immediato, per i primi soccorsi, per le ordinanze con cui rimettiamo in sesto gli argini, per quello che sono tutte le situazioni che ci chiedono cittadini che hanno perso tutto e le imprese danneggiate". Così il presidente della Toscana Eugenio Giani a margine dell’incontro a Campi Bisenzio (Firenze) con il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. "La cosa che mi preoccupa di più – ha aggiunto – è la pioggia, perché per lavorare ci vogliono condizioni che spero dal punto di vista atmosferico siano migliori. Vedo comunque in generale una voglia di ripresa ma deve essere sostenuta e supportata ed è l'obiettivo dell'incontro di questa mattina. Voglio avere gli elementi per poi non fare promesse invano, e capire quali sono i tempi e le entità dei rimborsi immediati, di primo soccorso e che possiamo prospettare quando mi rapporterò agli operatori economici e le famiglie”. Per Giani “c'è una grandissima mobilitazione, ieri sono stato nei luoghi dove magari la crisi è stata meno acuta ma dove hanno avuto danni molto consistenti, ovvero prima a Vinci (Firenze) nella zona industriale, dove l'acqua è arrivata ad 80 centimetri, e dove ci sono stati danni fortissimi, poi a Lamporecchio (Pistoia) dove fra lì e Larciano ci sono state aziende, come il consorzio dell'olio, dove tutto è stato inondato”.
"Occorreranno risorse perché il territorio possa avere risposte immediate. Oltre 30.000, tra famiglie e imprese, sono state colpite direttamente dalle esondazioni. Ora dobbiamo portare avanti tre fronti fondamentali: gli interventi di somma urgenza, ovvero la ricostruzione degli argini e la messa in sicurezza del territorio; l'assistenza alle famiglie che hanno subito danni; l'attenzione alle imprese colpite, anche perché in quest'area si trovano manifatture che sono indispensabili anche al settore moda e all'eccellenza dell'export italiano”, e sono previsti “5mila euro per le famiglie che hanno avuto la casa danneggiata e 20mila euro per le imprese colpite”, ha detto Giani.
Nardella: “A Campi oltre 30mila persone danneggiate”
Intervenuto a Radio Bruno, il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella ha fatto il punto della situazione sui danni a Campi Bisenzio: “Con la Protezione civile metropolitana abbiamo calcolato 3.000 edifici privati a Campi Bisenzio colpiti”. “Si calcolano 7.000 cantine potenzialmente allagate, 30.000 persone interessate dall'alluvione con gradi diversi di danni". E al conto vanno aggiunte le stime che interessano Vinci, Fucecchio, Cerreto Guidi con Stabbia e l'alto Mugello.
"Solo per le spese di soccorso e di somma urgenza tra Campi e l'area metropolitana abbiamo stimato 3,5 milioni", somma "che crescerà moltissimo perché anche l'alto Mugello è stato colpito". Ma "è praticamente niente, perché, ad esempio solo la rimozione dei rifiuti verrà a costare tra i 20 e i 30 milioni, come mi ha detto l'amministratore delegato di Alia, Irace".
"Servono dunque più risorse – sottolinea ancora il primo cittadino –. Il rischio è che molte persone vengano dimenticate, ma non possiamo correre questo pericolo. Nessuno verrà lasciato solo”.
Biffoni: “Fare presto con i ristori”
"È necessario che il Governo intervenga prestissimo con i ristori, indicando le modalità con cui le famiglie e le imprese potranno richiederli e quantificando anche le cifre. Non possiamo più aspettare e lo ribadirò anche questa mattina". Lo ha detto il sindaco di Prato, Matteo Biffoni.
Curcio (Protezione civile): “Lucca e Massa, verifiche su stato d’emergenza”
"Il percorso chiaro c'è, è stato individuato nella notte del 2 che ha portato alla dichiarazione dello stato d'emergenza il 3 novembre alle 11 su quelle province in cui c'era una certezza chiara di necessità operativa. Qua nasce il concetto delle cinque province, che non sono esclusive". Lo ha detto il capo nazionale della protezione civile, Fabrizio Curcio. "Se ci sono, e ci sono, altre situazioni attiveremo le procedure diciamo ordinarie di emergenza per poter comprendere come sembra" in alcuni comuni di Lucca e Massa, "ma dobbiamo fare delle verifiche, se possono accedere alla dichiarazione dello stato d'emergenza".
Le polemiche
“Il ministro Musumeci è venuto oggi a Campi Bisenzio a fare politica. Questa mattina lo abbiamo ascoltato minimizzare il problema del cambiamento climatico, che a suo dire va accettato come fatto ordinario, cercare di addebitare agli enti locali toscani la responsabilità della mancata realizzazione di opere idrauliche essenziali e alle imprese quella di non essersi assicurate. Il ministro forse non sa che negli ultimi anni sono stati spesi 85 milioni di euro per opere sul reticolo minore della piana fiorentina”, dicono i deputati e senatori del Pd eletti in Toscana, dopo la visita del ministro Musumeci a Campi Bisenzio. “L'incontro di oggi con Giani, gli amministratori locali e i parlamentari era finalizzato non a imbastire sterili polemiche - aggiungono in una nota - bensì a effettuare una prima ricognizione dei danni prodotti dall'alluvione e una stima provvisoria delle risorse necessarie per ripararli. Come parlamentari utilizzeremo tutti gli strumenti d'aula, a partire dagli emendamenti alle leggi di conversione di decreti attualmente all'esame delle camere, per reperire le risorse occorrenti”.
"Credo sia ingeneroso dire che la Toscana sia all'anno zero per la prevenzione perché allora mi verrebbe da chiedere: tanti altri territori in Italia allora a che anno sono?", ha detto Nardella mentre Giani: "Voglio vivere uno spirito di grande collaborazione e conseguentemente penso a fare come ho fatto in questi giorni. Spero che prevalga questo clima rispetto alla prospettiva delle polemiche".