Prato, 30 novembre 2023 – Un copione già visto il 16 novembre. Anche questa volta si è sciolto con appena 24 ore di vantaggio il nodo risorse per la mini proroga al 20 dicembre del pagamento delle tasse da parte delle imprese e dei cittadini residenti nelle province della Toscana devastate dall’alluvione del 2 novembre. L’emendamento presentato dai relatori, Claudio Borghi (Lega), Dario Damiani (FI) e Vita Maria Nocco (FdI) al Dl Anticipi in commissione Bilancio del Senato non convince e anzi, per una volta, mette d’accordo industriali e Partito Democratico che hanno bollato la decisione del governo come "una beffa".
Il costo di una maxi proroga per le casse dello Stato è al momento insostenibile e l’erario non può permettersi di rinunciare nell’esercizio 2023 al gettito proveniente dalle aziende di una parte consistente della Toscana. Via libera dal governo, quindi, solo allo spostamento di 20 giorni delle scadenze del 30 novembre, ossia del primo acconto Ires, Irpef e Irap.
"La misura sullo slittamento delle scadenze fiscali e contributive è insufficiente e inadeguata. Le imprese non hanno bisogno di contentini ma di una reale presa in carico delle proprie difficoltà, perché stiamo parlando delle aree industriali più importanti del paese", chiosa Maurizio Bigazzi, presidente Confindustria Toscana. Il problema secondo l’associazione degli industriali sarebbe potuto essere risolto cambiando il sistema delle moratorie fiscali "basandole su autocertificazioni - certamente da controllare - delle aziende direttamente o indirettamente danneggiate". Mentre Confartigianato e Cna Toscana parlano di "pannicello caldo", non fa sconti all’esecutivo Daniele Matteini, presidente Confindustria Toscana Nord: "Non c’è consapevolezza della gravità di quanto è accaduto. Aggiungo che non c’è nemmeno consapevolezza di quanto possa essere sconcertante un comportamento simile da parte delle istituzioni".
Le imprese messe in ginocchio dall’alluvione di inizio novembre delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato si aspettavano un più ampio rinvio dei termini di pagamento di tasse e contributi. Un assist per il centrosinistra: "Gli emendamenti del governo al Decreto Anticipi in merito ai ristori post alluvione in Toscana prendono in giro imprese e cittadini", l’attacco dei parlamentari Pd della Toscana. Dal centrodestra però si spiega: "Anche noi saremo in campo per sensibilizzare il governo. Stiamo già lavorando ad un altro provvedimento per un altro orizzonte temporale".