GIOVANNI BOGANI
Cronaca

Edoardo Nesi per la nostra raccolta fondi. La testimonianza: “La collina ha ceduto. Cancellato tutto in un istante”

“La tecnologia non ci ha salvato, sembravamo uomini preistorici. Tanti ragazzi si sono rimboccati le maniche, la gara di solidarietà è stata straordinaria”

Prato, 12 novembre 2023 – «Io ho avuto molta fortuna. Vivo in collina, e miracolosamente le acque che venivano giù dalla montagna hanno sfiorato me e la mia casa. La differenza l’hanno fatta pochi metri. Potevo essere uno di quelli che hanno perso tutto».

Edoardo Nesi, scrittore, vincitore del premio Strega con ‘Storie della mia gente’, traduttore di Stephen King e di David Foster Wallace, regista e sceneggiatore, la tragedia della scorsa settimana l’ha vista, praticamente, bussare alla sua porta.

Edoardo Nesi
Edoardo Nesi

«Già tornando in macchina a casa avevo visto che non era una pioggia normale. C’erano fiumi d’acqua lungo le strade, sassi che venivano giù, bidoni della spazzatura rovesciati. La grande sorpresa, spaventosa, di una cosa che non hai mai visto prima».

L’acqua che si è rovesciata, la devastazione che ne è conseguita, sembravano avvenimenti improbabili nella nostra vita così tecnologica, così urbana…

«Si è cancellato tutto in un istante. Si è cancellata la tecnologia, si è cancellato l’essere in un contesto urbano: io mi sono trovato in un istante nella sensazione dell’uomo primitivo, come sottoposto a una sorta di castigo che viene dal cielo. Una cosa che non hai mai visto: acqua venire giù con quella velocità, con quella forza. La terra non la assorbiva, quell’acqua. Non soltanto l’asfalto, ma neanche la terra ce la faceva».

L’indomani che cosa ha vissuto? «L’incredulità. Il fiume Bisenzio non era mai uscito dagli argini, a misura d’uomo. Il Bagnolo, che ha esondato a Montemurlo, e nuovamente nella notte di venerdì a Sant’Ippolito nella periferia di Prato, normalmente è poco più di un rivolo d’acqua: invece ha fatto danni enormi».

Ha amici che sono stati colpiti dall’ondata di fango? «Tantissimi. Amici imprenditori che hanno perso tutto, con le macchine e i prodotti sommersi da mezzo metro di fango che si solidifica. Ma ho visto anche tanta solidarietà, ragazze e ragazzi che sono andati a scavare, a dare una mano: una cosa straordinaria. Si pensa che Prato sia una città di individualisti, e in un certo modo è anche vero. Ma tutte queste individualità hanno compreso che poteva accadere anche a loro. E hanno scelto di fare qualcosa per la comunità».

’La Nazione’ promuove una raccolta di fondi, per aiutare le persone che stanno vivendo enormi difficoltà. «È molto importante che abbia preso questa iniziativa, è molto giusto. Perché potevamo essere tutti al posto di chi adesso vede distrutto il lavoro di una vita. Quello che è successo è stato come una roulette russa: noi, che ne siamo stati risparmiati, è giusto che possiamo aiutare chi è stato colpito».

UN AIUTO PER LA TOSCANA: LA RACCOLTA FONDI DI QN-LA NAZIONE