MONICA PIERACCINI
MONICA PIERACCINI
Cronaca

Alluvione tra le province di Pisa e Livorno: cosa è successo? La risposta dell’esperto

Tommaso Torrigiani, climatologo del consorzio Lamma: “Oltre 200 millimetri di pioggia caduti in sei ore, con punte di intensità superiori a tre centimetri in un quarto d'ora”

Maltempo a Montecatini Valdicecina

Maltempo a Montecatini Valdicecina

Firenze, 24 settembre 2024 – Dopo le violente piogge che hanno colpito le province di Pisa e Livorno, con esondazioni e allagamenti in varie aree, abbiamo chiesto a Tommaso Torrigiani, climatologo del consorzio Lamma, di spiegare le cause e le dinamiche di questo evento meteorologico estremo.

Cosa è successo dal punto di vista meteorologico?

«Sono caduti oltre 200 millimetri di pioggia in sei ore, con picchi di intensità che hanno superato i 3 centimetri in appena 15 minuti. Si tratta di fenomeni che, pur essendo ricorrenti, stanno diventando più frequenti e intensi a causa del cambiamento climatico. Questi temporali, definiti 'stazionari', rimangono fermi su una zona specifica per diverse ore, generando precipitazioni intense e prolungate. Questo carico d'acqua ha messo a dura prova il reticolo idrografico minore, causando allagamenti ed esondazioni».

Come si sono formati questi temporali così intensi?

«I temporali stazionari si verificano spesso quando c'è una convergenza tra venti diversi. Ieri, sulla costa tra Pisa e Livorno, prevalevano venti di libeccio da sud-ovest, mentre sul Tirreno settentrionale, verso l'Elba, soffiava lo scirocco. Ciò ha creato le condizioni ideali per lo sviluppo di temporali intensi. Nel caso del fenomeno che si è verificato tra Pisa e Livorno, la convergenza è durata per circa sei ore, generando temporali che si rigeneravano continuamente nello stesso punto, portando a precipitazioni insistenti in una fascia stretta e lunga di territorio».

È possibile prevedere questi fenomeni con precisione?

«Come per tutti i fenomeni temporaleschi, è possibile prevedere le giornate a rischio. Infatti, era stata emessa un'allerta gialla, che indicava la necessità di fare attenzione. Abbiamo monitorato il fenomeno ogni ora, come se fosse un'allerta arancione o rossa. Non è però facile, se non impossibile, prevedere esattamente dove e quando questi temporali si svilupperanno con precisione. Si può sapere che ci saranno temporali forti, ma non si può stabilire con esattezza le zone interessate».

Cosa ci possiamo aspettare nelle prossime ore?

«Dopo il passaggio di questa perturbazione, rimarrà una condizione di instabilità. Le prossime giornate non saranno completamente perturbate, ma potrebbero esserci ancora temporali sparsi, seppur meno persistenti. Tra la notte di martedì 24 e le prime ore di mercoledì 25 settembre  è previsto il transito di un nuovo impulso, con la possibilità di altri temporali, sempre sulle zone costiere. Anche se probabilmente non saranno così intensi, vista la situazione del territorio, è possibile che venga emessa una nuova allerta gialla per le aree costiere».