Prato, 22 novembre 2023 – Una ‘via crucis’ di fango ancora presente sull’asfalto e di quintali e quintali di materiale tessile che l’acqua ha trasformato in rifiuti. Questo lo scenario che Cesare Prandelli si è trovato davanti a La Briglia, una delle frazioni del comune di Vaiano più colpite dall’alluvione. Lo dimostra il fatto che, a quasi tre settimane dallo scorso 2 novembre, la situazione non sia ancora del tutto tornata alla normalità: l’impegno di imprenditori e residenti, in prima linea a ripulire case e capannone, sta dando i suoi frutti.
Ma parlare di effettiva ripartenza è prematuro: serve la vicinanza delle istituzioni e proprio per questo l’ex allenatore della Fiorentina si è fatto testimonial di una raccolta fondi lanciata dal locale Circolo Spola d’Oro. "Abbiamo avuto danni per circa 30mila euro – ha ricordato Marco Rosati, presidente dello stesso circolo – il nostro è sempre stato un punto di ritrovo per la comunità e lo è ancora. Ci siamo rimessi subito in piedi, ma il lavoro da fare non manca. In tutta la frazione".
Il punto di contatto fra l’ex commissario tecnico e mister viola e Vaiano è rappresentato da Danilo Manari: il medico reggiano, che con l’allenatore bresciano ha lavorato per oltre un ventennio, è originario di Busana, una frazione del Comune di Ventasso legata alla Briglia dalla figura del poeta e scrittore Giuliano Scabia.
"Penso che collaborare sia un dovere di tutti, dinanzi a queste tragedie – ha detto Prandelli – ognuno secondo le proprie possibilità. Spero che la mia visita possa sensibilizzare ulteriormente e porre ancora di più l’attenzione su un territorio ferito, ma che si sta rialzando". Dopo essersi concesso a tifosi ed appassionati di calcio per i selfie di rito, l’ex commissario tecnico e allenatore della Fiorentina ha visitato alcune imprese della frazione vaianese che si stanno ancora leccando le ferite. Gabriele Innocenti, titolare della Filati Omega, lo ha messo al corrente delle difficoltà del comparto, facendosi portavoce dell’imprenditoria colpita.
“Abbiamo avuto milioni di euro di danni – ha spiegato a Prandelli – noi al governo non chiediamo sussidi, ma sgravi fiscali. Aspettiamo risposte". Oltre alle modalità e alle tempistiche di erogazione dei ristori dunque, i titolari delle aziende danneggiate dal maltempo guardano con una certa apprensione alle scadenze fiscali del prossimo 30 novembre, chiedendo una sospensione come è stato fatto in Emilia Romagna. Finora il governo si è limitato a far trapelare la disponibilità ad attuare la misura, senza però dare ancora certezze concrete.
Intanto la provincia pratese presenta oggi due facce diverse. Da una parte si sta normalizzando la raccolta dei rifiuti, accatastati nelle strade dopo l’alluvione, visto che Alia considera completata la fase emergenziale e ha riattivato la raccolta degli ingombranti secondo le consuete modalità. Il quadro legato al meteo continua tuttavia a preoccupare, soprattutto a Montemurlo dove il fosso Stregale resta sorvegliato speciale: alla luce dell’allerta gialla per rischio idraulico ed idrogeologico diramata nelle scorse ore e valida sino alla mezzanotte di ieri, sono state precauzionalmente evacuati 150 residenti. Il peggio sembra insomma passato, ma l’attenzione resta alta.