
Goffredo Mameli
Firenze, 10 dicembre 2021 – Quello che comunemente chiamiamo Inno di Mameli o viene popolarmente indicato come ‘Fratelli d’Italia’, in realtà porta il nome di ‘Canto degli Italiani’. Era il 10 dicembre 1847 quando a Genova, sul piazzale del santuario di Nostra Signora di Loreto del quartiere di Oregina, davanti a migliaia di patrioti provenienti da tutta Italia, avvenne il suo debutto pubblico.
Essendo stato scritto da un autore repubblicano, Goffredo Mameli, venne subito messo al bando dalla polizia sabauda e proibito anche da quella austriaca. La sua interpretazione divenne così, all’epoca, un reato politico fino alla Prima guerra mondiale, ed essendo stato messo al bando, non poteva essere eseguito. Tuttavia venne suonato durante i moti e le guerre d’Indipendenza, soprattutto dai soldati, e in breve tempo divenne il canto più amato del Risorgimento e degli anni successivi all’unificazione. Il suo autore, il poeta soldato Goffredo Mameli, morì giovanissimo a causa dell’infezione di una ferita riportata in battaglia, a soli 22 anni. Da parte sua Michele Novaro, di indole modesta, che nell’arco della sua vita compose vari inni patriottici, musicò l’Inno di Mameli ma nonne trasse alcun vantaggio, e morì povero.
Dopo la seconda guerra mondiale e la nascita della Repubblica, il 12 ottobre 1946, il Canto degli Italiani venne scelto come inno nazionale provvisorio, ruolo che ha conservato anche in seguito rimanendo inno ‘de facto’ della Repubblica Italiana. Da allora in poi nessuna legge lo aveva reso definitivo, e per lungo tempo il ‘Va, pensiero’ di Giuseppe Verdi è stato il più forte candidato alla sostituzione. Il provvedimento che lo ha finalmente riconosciuto e istituzionalizzato è arrivato solo il 4 dicembre 2017 con la legge nº 181. Nelle precedenti legislature, sono state presentate analoghe proposte di legge, mai però approvate. Finalmente, quattro anni fa, l’Inno di Mameli, conosciuto universalmente come ‘Fratelli ‘Italia’, è diventato l’inno ufficiale della Repubblica Italiana.
Nasce oggi
Emily Dickinson nata il 10 dicembre 1830 ad Amherst. Poetessa statunitense, considerata una tra i maggiori lirici moderni, ha scritto: “Se io potrò impedire a un cuore di spezzarsi non avrò vissuto invano. Se potrò alleviare il dolore di una vita, o lenire una pena o aiutare un pettirosso caduto a rientrare nel suo nido, non avrò vissuto invano”.