MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Almanacco del giorno: 21 ottobre 2001, nasce l’iPod. La rivoluzione digitale della musica

Dopo poco più di un mese dall’attacco alle Torri Gemelle, Steve Jobs presentava al mondo il nuovo dispositivo in grado di mettere “1.000 canzoni in tasca”

Steve Jobs presenta l'iPod

Firenze, 21 ottobre 2021 – Poteva essere una rivoluzione delle tante nel mondo della musica, al pari di vinili, musicassette e cd. Eppure l’iPod ha significato qualcosa di più, non solo per le sue grandi premesse -  mettere “mille canzoni in tasca” dell’utente, come recitava lo slogan con cui Apple presentava il prodotto al pubblico – a dispetto della sua minuscola dimensione. Non solo per il suo prezzo esorbitante, che inizialmente variava tra i 399 e i 499 dollari. Ma soprattutto perché, quando Steve Jobs si presentò sul palco della Apple Town Hall nel Campus di Cupertino, era un giorno di ottobre di un anno molto speciale: il 2001. Appena un mese prima, il mondo aveva conosciuto l’orrore degli attentati delle Torri Gemelle.

Si trattava dunque di una grande, e difficile, scommessa per Jobs parlare di musica in quel preciso momento storico.  Presentare un prodotto costoso a un mondo occidentale in crisi, e parlare di canzoni a una società che aveva ancora nelle orecchie il frastuono dello schianto degli aerei, le urla strazianti della gente in lacrime, le sirene delle ambulanze che sfrecciavano per le strade, e infine il silenzio che aveva avvolto Ground Zero dopo l’11 settembre. Eppure è proprio quel che fece. Si trattava di dire addio ai vecchi compact disc, alle compilation scaricate in modo abusivo da internet, alle enormi e polverose raccolte che si deterioravano con l’ascolto. La soluzione in termini di quantità, qualità acustica e legalità, stava in una mano, anzi, in una tasca. Un lettore piccolo caratterizzato da una placchetta  in policarbonato bianco con un piccolo display e una rotellina a sfioramento. Ciò che lo differenziava da un classico lettore Mp3, stava nel fatto che non permetteva di operare direttamente sui file al suo interno, ma si sincronizza con il computer attraverso iTunes

Quel piccolo strumento, che avrebbe determinando il successo della sua azienda di produzione, la Apple, diventando ben presto uno status symbol, nel giro di pochissimo tempo è riuscito a mandare in pensione i più comuni pen drive dedicati alla musica. Il 21 ottobre 2001 è dunque una data da cerchiare in rosso sul calendario della rivoluzione digitale della musica. Che ha consentito non solo a milioni di persone di uscire di casa portandosi dietro le canzoni più amate, ma anche all’industria discografica di trovare nuova linfa dopo esser stata messa in crisi dai download pirata dei file musicali che si scaricavano su internet. La capienza dell’iPod, dai 5 e 10 Gb iniziali, nel tempo è notevolmente aumentata, e ora le ‘canzoni in tasca’ grazie agli smartphone e ai servizi di streaming, sono diventate milioni. Otto mesi prima dell’iPod, l’azienda allora guidata da Steve Jobs aveva lanciato iTunes, il software per organizzare e riprodurre i file musicali, che dal 2003 ha iniziato anche a vendere canzoni. Due operazioni inscindibili che di fatto hanno segnato il passaggio dalla musica analogica a quella digitale.

Nel corso di questi 20 anni la fruizione della musica è andata comunque incontro a nuovi cambiamenti: l’iPod, come gli altri lettori Mp3, ha lasciato il posto all’ascolto della musica sullo smartphone, dove i brani si possono archiviare e soprattutto si può accedere ai servizi di musica in streaming. Senza contare che, invece di dover comprare le singole canzoni, Apple Music - al pari di Spotify, Amazon Music e diversi altri servizi – consente agli abbonati di scegliere tra un catalogo di decine di milioni di brani. Era il 23 ottobre del 2001 quando sugli scaffali arrivò il dispositivo che di fatto avrebbe stravolto la fruizione musicale ‘da passeggio’. Poco più di un mese prima le Torri Gemelle erano crollate disastrosamente al suolo. “Quando la mente vuole scordare, la musica ti fa ricordare”, recita un vecchio adagio. L’America, colpita al cuore, aveva voglia di ripartire, ricominciare da qualche parte. Lo fece anche grazie a quell’invenzione geniale di Steve Jobs. Consapevole che in ogni canzone c’è il ricordo di qualcuno o qualcosa che non si può, non si vuole, non si deve dimenticare”.

Nasce oggi

Alfred Nobel nato il 21 ottobre 1833 a Stoccolma. È stato un chimico, imprenditore e filantropo svedese, noto per essere stato l’inventore della dinamite e l’ideatore e fondatore del Premio Nobel. Ha detto: “La speranza è quel velo della natura che nasconde le nudità della verità”.