MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Almanacco del giorno: 6 settembre 1522, Magellano compie il primo giro del mondo

Il navigatore portoghese salpò da Siviglia il 10 agosto 1519 e morì nelle Filippine prima di concludere la circumnavigazione del globo. Ma consegnò all’umanità la prima visione completa del mondo

Ferdinando Magellano

Firenze, 6 settembre 2021 - Anche Ferdinando Magellano, come Cristoforo Colombo, andava cercando l’Oriente per l’Occidente. Ma non ci sono prove che la prima circumnavigazione del globo, al servizio della corona spagnola di Carlo V re di Spagna, era davvero voluta. Piuttosto la sua era una spedizione commerciale dalla valenza strategica in funzione anti-portoghese, e con un obiettivo preciso per l’impero su cui “non tramontava mai il sole”: trovare una nuova rotta, più rapida e conveniente, verso le isole Molucche.

Per finanziare una tale spedizione, ci voleva un sovrano ‘folle’ che vi riponesse fiducia, oltre che denaro. E non era facile trovarlo, dal momento che la mappa geografica dell’America Latina dell’epoca, era come un labirinto che non prevedeva sbocchi né uscite. Certo, c’era qualche cartografo che, già a quel tempo, favoleggiava di un “geograficamente probabile” passaggio a sud-ovest che collegasse l’Atlantico con il Pacifico, ma non esisteva alcuna prova che rendesse attendibile quella ‘fantasia’. Fu solo quando Magellano entrò in possesso di una carta nautica che ipotizzava un reale passaggio verso le acque dell’oceano Pacifico, che il navigatore portoghese si convinse di poter trovare una via per l’Asia più breve di quella intorno all’Africa. Come prima cosa, bussò alla porta del re portoghese, che però non si lasciò convincere. E allora, proprio come Colombo, si rivolse alla Spagna, dove trovò maggior fortuna. Del resto si trattava di cercare una nuova via marittima per le Isole delle Spezie, nell’arcipelago indonesiano delle Molucche, evitando l’aggiramento dell’Africa, i cui porti occidentali e meridionali erano tutti in mano al Portogallo. Il re di Spagna si mostrò favorevole anche perché ne avrebbe ricavato l’eventuale scorta di ricchezze, e insieme al bottino d’oro e preziosi, anche nuove possibili terre da annettere al suo già vasto impero.

Una volta finanziata la spedizione, non rimaneva che realizzarla. E così, dopo aver disceso il fiume Guadalquivir da Siviglia, da dove partì il 10 agosto, giorno di San Lorenzo, l’esploratore portoghese salpò il 20 settembre 1519 da Sanlúcar de Barrameda in Spagna. La sua flotta era composta da cinque navi e 237 uomini, tra soldati e marinai. Dopo un anno che erano in mezzo al mare, senza trovare nulla, gli uomini iniziavano a essere stanchi e perdere fiducia, chiedendo o di cambiare rotta o di ritornare in Europa. Le scorte non erano infinite: si poteva contare, al momento della partenza, su 7240 chili di pane biscottato, 194 di carne essiccata, 381 di formaggio, 200 barili di sarde salate e 2.856 pesci essiccati. E proprio come capitò a Colombo, il malumore dell’equipaggio cresceva giorno dopo giorno. Nel novembre del 1520, rimasto con tre sole navi dopo il naufragio di una e la diserzione dell’equipaggio della seconda, scoprì il passaggio che univa Atlantico e Pacifico: attraversò lo stretto a ovest, successivamente chiamato col suo nome, e si inoltrò in un grande e sconosciuto oceano privo di tempeste, e perciò battezzato Pacifico. Magellano non porterà mai a termine il suo viaggio, perché trovò la morte in uno scontro tra tribù il 27 aprile 1521, ucciso nelle odierne Filippine per mano degli indigeni che cercava di convertire al Cristianesimo, e che per questo si erano ribellati.

Il 6 settembre 1522 torna in Spagna il veliero Victoria con 18 uomini, l’8 settembre approderà a Siviglia. Tra i marinai sopravvissuti, il vicentino Antonio Pigafetta, segretario particolare del comandante portoghese, che per aver appuntato tutti i dettagli di quell’impresa storica, ce ne ha tramandato la memoria. E anche se la rotta di Magellano non tornò utile alla Spagna - giacchè, vista la lunga distanza, non poteva certo rappresentare un’alternativa alla Rotta delle Spezie controllata dai portoghesi - la circumnavigazione del globo - compiuto in 2 anni, 11 mesi e 17 giorni – dimostrò, con certezza, la “rotondità del mondo”. A distanza di secoli, Magellano resta un simbolo: essendo stato il primo uomo che, per la prima volta, ha dato all’umanità una visione completa del mondo. E anche del mare, inteso come legame tra regni, popolazioni, continenti e culture. Che per quanto lontane e diverse, non potranno, grazie a lui, mai più essere irraggiungibili

 

Nasce oggi

Andrea Camilleri, nato il 6 settembre 1925 a Porto Empedocle, Agrigento. È stato uno scrittore, sceneggiatore, regista e drammaturgo. Ha dato vita ai romanzi di Montalbano diventati poi una serie televisiva di grande successo.  Ha detto: “Se potessi vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio ‘cunto’, passare tra il pubblico con la coppola in mano”.