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Almanacco del giorno: 27 agosto 1953, esce Vacanze romane. Una Cenerentola anni ‘50

Storia e curiosità di un film che ha fatto la storia del cinema, lanciato Audrey Hepburn, reso famosa nel mondo la Vespa e raccontato che la felicità è nelle piccole cose

Una scena del film 'Vacanze romane'

Firenze, 27 agosto 2021 - Dopo che generazioni di fanciulle avevano sognato il Principe Azzurro su un cavallo bianco, arrivò un tempo in cui l’amore abbandonò il Castello, scese dalla carrozza di cristallo e montò a bordo di una Vespa. Era il 27 agosto 1953 e ‘Vacanze romane’ veniva proiettata per la prima volta a New York.

Il film diretto da William Wyler, con Gregory Peck protagonista maschile, rese non solo famosa in tutto il mondo Audrey Hepburn, che prima di allora aveva interpretato ruoli secondari, ma anche la Vespa, sulla quale i due attori girano per Roma. La Hepburn, icona di femminilità e raffinatezza, interpreta la principessa Anna, che trovandosi in Italia per un viaggio diplomatico, e intrappolata dai doveri di Stato e verso suo padre, ha una crisi di nervi. E allora pensa bene di fuggire dalla sua ‘prigione’ d’oro, e per caso, o per fortuna, la sua strada incrocerà quella Joe Bradley, giornalista di cui si innamorerà perdutamente. Insieme a lui trascorrerà delle insolite vacanze nella Roma degli anni ‘50, appagando così il proprio desiderio di ‘normalità’. Visiterà il Colosseo, fumerà la sua prima sigaretta, ma soprattutto assaporerà l’impagabile libertà di girovagare col vento nei capelli, portata a spasso con la Vespa nella città immortale, come una normale turista.

Le curiosità su questo film, destinato a diventare un successo senza tempo, certo non mancano. A cominciare dalla trama, ispirata dalla vera storia d’amore della principessa Margaret d’Inghilterra, sorella della regina Elisabetta II, con il colonnello della Raf ed eroe di guerra, Peter Townsend. Due anni prima dell’uscita del film, la principessa britannica era difatti realmente scappata in Italia per una vacanza in anonimato. È reale anche una delle sequenze più famose del film: la reazione dell’attrice mentre grida e cerca di aiutare Gregory Peck, che dopo aver infilato la mano nella Bocca della Verità, aveva fatto finta di averla persa. La scena non era sul copione, è stata una trovata sul momento dell’attore, che però non aveva avvisato la Hepburn. Anche i provini nascondono storie curiose: il ruolo di Joe Bradley ad esempio, era stato inizialmente proposto a Cary Grant, che però aveva rifiutato sostenendo di essere troppo vecchio per recitare un ruolo sentimentale accanto alla Hepburn. E anche per il ruolo della principessina controcorrente, i produttori avevano inizialmente pensato a due grandi attrici, Elizabeth Taylor e Jean Simmons, che però non erano disponibili. 

Ma era destino che quel ruolo dovesse ricadere sulla Hepburn, il cui provino è diventato leggendario. Andò così: notando il suo nervosismo, le fu detto che la scena era finita e dunque poteva rilassarsi. In realtà la cinepresa era ancora in funzione. La reazione fresca e spontanea della giovane attrice mentre rispondeva ad alcune domande, convinse Wyler di aver trovato la sua Principessa Anna. Saltò fuori che, all’età di 14 anni,  durante la Seconda Guerra Mondiale, la Hepburn si esibiva come ballerina  per le raccolte fondi della Resistenza olandese contro l’occupazione nazista. Raccontò che era proprio nelle scarpette da danza che nascondeva alcuni messaggi, rischiando la vita per aiutare la comunicazione tra i membri della Resistenza. “Ma non avevi paura dei Nazisti?” le fu chiesto a quel punto. Ma con un misto di dolcezza e birbantaggine la Hepburn rispose: “Beh, loro non lo sapevano”. Wyler, incantato, pensò: “È lei!”. E in seguito, ripensando a quel momento, dirà:“Aveva tutto ciò che cercavo: fascino, innocenza e talento. Ed era anche molto divertente”.

Il successo di ‘Vacanze romane’, vincitore di tre premi Oscar, sarà strepitoso, rappresentando un’eccezionale vetrina dell’Italia nel mondo. La “favola al contrario” che racconta, stupirà tutti: per la prima volta, al posto della ragazza normale che sogna di diventare Principessa, c’è una vera Principessa che desidera solo essere una ragazza qualunque. Ma sarebbe riduttivo considerarlo un film che, di fatto, capovolge la storia di Cenerentola. Quella di Anna è infatti la storia di una donna che, pur avendo tutti i motivi per essere felice, non lo era fino in fondo. E insegna a tutte, e a tutti, che spesso la vera ricchezza sta nella libertà di essere se stessi, e che la felicità spesso si nasconde nelle piccole cose, che in realtà piccole non lo sono affatto.

La scena finale, che descrive con compostezza uno struggente addio, rende questa fiaba moderna molto più profonda del semplice racconto di un’avventura romantica. Anna che saluta Joe con un ultimo sorriso, prima di sparire per sempre dietro una porta. E Joe che, a conferenza stampa finita, resta ancora qualche momento nel palazzo, si avvia per il lungo corridoio, lancia un ultimo sguardo dietro di sé, e poi esce. Come due lancette che battono tempi diversi, le loro storie si sono sovrapposte per il tempo di una vacanza a Roma. Ma è giunto il momento che ognuno riprenda la propria strada. Anna e Joe, come milioni di sfortunati nel mondo, uniti dai sentimenti ma divisi dal destino. Entrambi custodi, nella segreta stanza dei ricordi, di momenti incancellabili che non potranno più ritornare. Perché la vita è così: passa e resta.

Nasce oggi

Tom Ford, nato il 27 agosto 1961 ad Austin, Texas. Stilista, regista e sceneggiatore statunitense. Dopo essere stato direttore creativo di Gucci e Yves Saint Laurent, nel 2005 ha lanciato il suo omonimo marchio di lusso. Ha detto: “Il tempo e il silenzio sono le cose più lussuose dei nostri giorni”.

Maurizio Costanzo