MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Almanacco del giorno: 12 settembre 1940, scoperta la ‘Cappella Sistina’ della preistoria

Quattro ragazzi cercavano il sotterraneo di un vecchio castello, ma trovarono le Grotte di Lascaux: sulle pareti delle caverne 6.000 figure rupestri risalenti al Paleolitico

Grotte di Lascaux

Firenze, 12 settembre 2021 - Tutto nasce da un gioco di quattro adolescenti in una giornata di fine estate: stavano cercando il sotterraneo di un vecchio castello, sperando di trovare un tesoro. Immaginavano un forziere pieno zeppo di monete d’oro e diamanti. Invece quei quattro ragazzi francesi - Marcel Ravidat, Jacques Marsal, Georges Agnel e Simon Coencas - il 12 settembre del 1940 scoprirono, per caso, un ‘tesoro’ d’altro tipo, e dal valore inestimabile per l’intera umanità: le grotte di Lascaux, inserite nel 1979 nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco per le loro pitture rupestri risalenti al Paleolitico.

La piccola banda stava esplorando una cavità sulla collina boscosa che domina il villaggio di Montignac, in Dordogna, nella Francia sud occidentale. Quello che si rivelò inaspettatamente davanti ai loro occhi, era una grotta decorata con dipinti realizzati circa 18.000 anni fa: un capolavoro soprannominato la ‘Cappella Sistina della preistoria’. Sulle pareti del complesso di caverne, erano raffigurate ben 6.000 figure, tra animali, uomini e segni astratti, dipinti usando i colori rosso, giallo e nero ricavati da pigmenti minerali. Il tema più comunemente rappresentato per queste opere di arte parietale risalenti al Paleolitico superiore, è quello di grandi animali dell’epoca, resi peraltro con grande dovizia di particolari, fra i quali l’uro, oggi estinto. Tra le figure più note spicca senza dubbio il bovino che salta, presente nella cosiddetta Sala dei Tori.

I dipinti non contengono immagini del paesaggio circostante o della vegetazione, e degli oltre 900 animali raffigurati, solo 605 sono stati identificati con precisione, tra i quali 364 equini e 90 cervi. Ma sono rappresentati anche bovini e bisonti, sette felini, un uccello, un orso, un rinoceronte e un essere umano. Dopo la fine della seconda guerra mondiale le caverne furono aperte al turismo di massa, ma nel 1955 ci si rese conto che l’anidride carbonica prodotta dai visitatori stava danneggiando le pitture. Per questo, nel 1963 le caverne furono chiuse e i dipinti restaurati. Dal 1998 ci si misero anche infestazioni fungine a invadere ampie parti di pareti, che richiesero interventi straordinari di manutenzione. Nel 2007 ci fu una nuova infestazione, e così, dal 2008, le grotte sono state completamente chiuse al pubblico. È stato attivato un comitato scientifico internazionale per studiare le migliori modalità di tutela e ripristino del complesso, e oggi i dipinti sono monitorati regolarmente, per evitare il loro ulteriore deterioramento. Con la chiusura cautelativa del complesso originale, si è pensato ad una riproduzione delle grotte, per permettere ai visitatori comunque di ammirare la ‘Cappella Sistina’ preistorica. E così, ad alcuni chilometri da Montignac, nel parco Le Thot, sono esposte riproduzioni dei dipinti delle Grotte di Lascaux.

Nasce oggi

Mahmood (nome d’arte di Alessandro Mahmoud), nato il 12 settembre 1992 a Milano. Cantautore e rapper, con il brano ‘Soldi’ ha vinto il Festival di Sanremo 2019 e si è classificato secondo all’Eurovision Song Contest. Ha detto: “Ghettolimpo (titolo di un suo album) è un neologismo. Una via di mezzo per dire che nessuno è immortale e che nessuno è un semplice umano. È un immaginario in cui ci sono due anime, dove non esistono Dei con poteri soprannaturali, esistono umani mortali che si avventurano nella vita”.