REDAZIONE CRONACA

Almanacco del giorno: 7 ottobre 2001, inizia la guerra in Afghanistan

Dal terrore dell’11 settembre alla fuga da Kabul: tutte le tappe della guerra più lunga della storia d’America

Soldati Usa e il generale Donahue, ultimo a lasciare Kabul

Firenze, 7 ottobre 2021 - Ciascuno di noi, pensando all’Afghanistan, non può non ricordare la tragedia del World Trade Center. Ragion per cui, a differenza del Vietnam e dell’Iraq, l’invasione americana in questo Paese dopo l’11 settembre 2001, ebbe inizialmente un sostegno quasi unanime da parte dell’opinione pubblica. All’inizio, gli obiettivi erano chiari: sconfiggere al-Qaeda e prevenire il ripetersi di attacchi terroristici. Tuttavia, dopo soli due anni e dopo la rimozione dei Talebani dal potere, la missione prese un’altra strada, lasciando l’esercito americano impantanato in un conflitto di guerriglia in un Paese lontano, aspro e complicato.

Qui le forze militari di coalizione sono state impegnate da quasi vent’anni. Oltre 2.500 militari statunitensi hanno perso la vita e, secondo le stime della Missione di Assistenza delle Nazioni Unite nel Paese (Unama), almeno 35 mila civili. Ecco le principali tappe del lungo conflitto, dal tragico 11 settembre 2001 fino al discusso ritiro, qualche settimana fa, delle truppe Usa da Kabul, con gli ultimi voli per evacuare più gente possibile e la partenza degli ultimi marines.

11 settembre 2001, l’America colpita al cuore. Dirottando quattro aerei di linea, 19 uomini di al Qaeda seminano il terrore sul suolo statunitense. Due voli si schiantano contro le Torri Gemelle a New York, uno contro la sede del Pentagono a Washington e uno precipita in un campo in Pennsylvania. Il numero totale delle vittime è di 2.996 persone.

7 ottobre 2001, inizia la guerra con un bombardamento aereo e un assalto via terra, sotto copertura, da parte delle forze armate statunitensi e britanniche. Parte l’operazione Enduring Freedom con i primi raid sull’Afghanistan, dopo che il presidente Usa, George W. Bush aveva autorizzato l’uso della forza contro i responsabili degli attentati. A fine dicembre, dopo la ritirata talebana, Kabul cade e Osama Bin Laden fugge dal Paese. Nasce il governo di transizione guidato da Hamid Karzai.

1 maggio 2003, “Missione compiuta”. Ad annunciarlo è lo stesso presidente Bush. Il segretario alla Difesa Usa, Donald Rumsfeld dichiara la fine dei combattimenti e in agosto la missione internazionale (Isaf) passa sotto il comando della Nato. Nel gennaio 2004 vede la luce la nuova costituzione afghana e Karzai diventa il primo presidente eletto democraticamente.

1 maggio 2011, l’uccisione di Osama Bin Laden. Appena eletto nel 2009, Barack Obama invia in Afghanistan altri 17 mila soldati per contrastare l’ennesima offensiva talebana. La nuova strategia, che punta a stringere i legami col Pakistan, porta all’individuazione del covo di Bin Laden che viene ucciso in un raid notturno. A giugno Obama annuncia la riduzione delle truppe entro la metà del 2012.

È il 27 maggio del 2014 quando Obama annuncia il ritiro. Via le truppe Usa dall’Afghanistan entro la fine del 2016, promette il presidente, dopo che il governo afghano ha assunto il controllo delle sue forze di sicurezza. A settembre Ashraf Ghani diventa leader di un governo di unità nazionale. Ma i combattimenti continuano e rendono impossibile il ritiro.

29 febbraio 2020, L’accordo di Doha. Dopo una campagna di bombardamenti sui talebani condotta da Donald Trump, si apre il negoziato con i ribelli e in Qatar viene siglata una storica intesa per far sì che le truppe statunitensi lascino il territorio in 14 mesi. Il 10 marzo viene annunciato il ritiro di 3.400 soldati Usa e lo scarceramento di 1.500 talebani.

14 aprile 2021, Biden accelera il ritiro, che per il nuovo presidente dovrà avvenire entro l’11 settembre 2021: “È ora di chiudere la guerra più lunga della storia d’America” afferma in mondovisione. L’8 luglio il presidente Biden annuncia che, per motivi di sicurezza, il ritiro completo sarà ulteriormente accelerato: dovrà avvenire entro il 31 agosto. I Talebani intanto riprendono Kabul: è il 15 agosto 2021. Il capovolgimento di fronte avviene a seguito di una sorprendente offensiva. Il presidente Ghani fugge dal Paese mentre per gli Usa e gli alleati comincia l’incubo evacuazione di migliaia di occidentali e di afghani che hanno collaborato con loro. Ancora morte e sangue il 26 agosto, quando un terribile attentato kamikaze davanti all’aeroporto di Kabul provoca quasi 200 morti, tra cui 13 marines.

Dopo vent’anni, Washington dice dunque addio alla sua presenza militare nello stato mediorientale. Il ritiro Usa può dirsi completo con la foto, scattata di notte, dell’ultimo soldato americano ad andarsene da Kabul, diventata subito virale, in cui si vede il generale Donahue camminare da solo, con l’arma nella mano destra, pronto a salire sul C-17. “Siamo stati troppo in guerra – aveva detto il presidente Biden -. Chi ha 20 anni non ha conosciuto un’America in pace”. Il resto è storia di queste ore: il potere in mano ai talebani significa, per la popolazione, vivere nel terrore di rappresaglie diffuse, e per le donne e le ragazze la perdita di ogni diritto conquistato, anche quello di andare a scuola.

 

Nasce oggi

 

Vladimir Putin, nato il 7 ottobre 1952 a San Pietroburgo, Russia. Politico, ex militare ed ex funzionario del KGB, presidente della Federazione Russa dal 7 maggio 2012 al suo quarto mandato, avendo ricoperto precedentemente la carica dal 1999 al 2008. È stato anche primo ministro della Russia dal 1999 al 2000 e dal 2008 al 2012.

Maurizio Costanzo