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11 giugno 1289, Campaldino: il giorno in cui Dante andò in battaglia

È stata una battaglia leggendaria e decisiva per l’affermazione dell’egemonia di Firenze su tutta la Toscana

Dante Alighieri

Firenze, 11 giugno 2022 – Tutti conoscono Dante quale Sommo Poeta, autore di opere letterarie straordinarie, che nella Divina Commedia ha decantato l’amore per Beatrice ed è asceso al Paradiso. Ma oltre alla sua nota vena poetica, c’è un aspetto non molto conosciuto dell’Alighieri, e cioè il suo essere stato anche un guerriero del suo tempo.

Come ogni uomo medioevale infatti, anche Dante si ritrovò ad imbracciare le armi e ad andare in battaglia. Si sa con certezza che il Sommo Poeta ha combattuto la battaglia di Campaldino, dove l’11 giugno 1289 si scontrarono i guelfi, che erano prevalentemente fiorentini, e i ghibellini, che invece erano prevalentemente aretini. A questa famosa battaglia partecipò, oltre al giovane Dante, anche Cecco Angiolieri. Lo scontro divenne inevitabile quando la città di Arezzo, cresciuta in potenza, volle confrontarsi con le vicine città di Firenze e Siena per deciderne l’importanza e l’egemonia. Ma proprio contro le armate senesi e fiorentine, nei pressi di Poppi, le truppe ghibelline, giunte in rinforzo ad Arezzo da tutta Italia, subirono una pesante disfatta. A capitanarli c’era il vescovo di Arezzo Guglielmino degli Ubertini, che venne ucciso dopo essersi presentato sul campo di battaglia non con la spada, bensì con una mazza, per non contravvenire al precetto in auge nel medioevo secondo il quale gli uomini di chiesa non potevano né essere armati né spargere sangue.

Un aspetto che fu rilevante per le sorti della battaglia, fu la decisione dei guelfi di passare dal Casentino e dall’attuale Consuma, dove l’esercito colse di sorpresa i castelli casentinesi e ha potuto così dirigersi senza ostacoli o difficoltà a valle, verso la piana di Campaldino. Qui le truppe guelfe, una volta giunte per prime, hanno potuto sferrare l’attacco in discesa. Questa battaglia vinta dai guelfi, in cui Corso Donati ebbe un ruolo decisivo, divenne epica, e da fatto meramente storico assurse i connotati di uno scontro avvolto da un alone leggendario. È stata inoltre l’ultima grande battaglia in cui a scontrarsi furono semplici cittadini piuttosto che mercenari diretti dai Capitani di ventura. Campaldino segnò un momento decisivo per l’affermazione progressiva dell’egemonia della città di Firenze su tutta la Toscana.

Nasce oggi

Richard Strauss nato l’11 giugno 1864 a Monaco di Baviera. Tra i più grandi compositori tedeschi del tardo romanticismo, famoso per le opere liriche e i poemi sinfonici. Ha scritto: “La voce umana è lo strumento più bello di tutti, ma è il più difficile da riprodurre”.

 

Maurizio Costanzo