Firenze, 10 settembre 2023 - Era il 10 settembre del 2006 quando il pilota di Formula 1 Michael Schumacher annunciò ufficialmente il suo ritiro dalle competizioni al termine della stagione. Gli anni più belli e gloriosi del suo dominio in Ferrari, sono stati quelli dal 2000 al 2004.
Il rapporto tra l'ex team principal del Cavallino rampante, Jean Todt e Schumacher iniziò nel 1996, anno in cui il tedesco venne ingaggiato dalla Ferrari dopo i due titoli iridati conquistati in Benetton.
A Maranello trovò dunque il manager francese, precedentemente assunto dalla Rossa nel 1993. Dopo i mondiali sfiorati nella seconda metà degli anni '90, il terzo millennio si aprì con l'affermazione di Schumacher, che interruppe un digiuno di vittorie ferrariste nel campionato del mondo presente dal 1979. Gli altri quattro sigilli, ottenuti consecutivamente dal 2001 al 2004, non fecero altro che incrementare il feeling tra i due maggiori protagonisti di quel periodo, oltre a concretizzare uno dei più grandi domini della storia di questa categoria: in tutta la sua permanenza a Maranello, interrottasi nel 2006 con il suo primo ritiro dalle competizioni, Schumacher vinse 72 GP, oltre a cogliere 58 pole, 53 giri veloci e ben 116 podi, in un totale di 180 GP disputati. Il sette volte campione del mondo si è poi gravemente infortunato a fine 2013 dopo una caduta sugli sci a Meribel, in Francia.
Al fianco del campione c’è la moglie Corinna e il figlio Mick, ma non è mai trapelato altro sulle sue condizioni di salute, né è stato mai reso noto su come trascorre le giornate. A rompere il silenzio, dieci anni dopo l’incidente, è l’amico Roger Benoit. Il 74enne cronista elvetico, intervistato da Blick, ad una domanda sulle condizioni di salute dell’amico Schumacher, ha dichiarato: “Non so come sta oggi Schumi ma la risposta a questa domanda è una sola e l'ha data suo figlio Mick nel 2021 in una delle sue rare interviste: ‘Darei qualsiasi cosa per parlare con papà'. Questa frase dice tutto di come sta suo padre da oltre 3500 giorni. È un caso senza speranza". Nasce oggi Robert Wise nato il 10 settembre del 1914 a Winchester, Indiana, Stati Uniti. Il regista di ‘Tutti insieme appassionatamente’ e di ‘West Side Story’, ‘Ultimatum alla Terra’ e ‘Gli invasati’, è stato uno dei cineasti più popolari della Hollywood degli anni ’50 e ’60. Ha detto: “Le mie tre 'P' per essere un regista: passione, pazienza e perseveranza”. Maurizio Costanzo