MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

23 luglio 2011, tredici anni senza Amy Winehouse

Entrò nel famigerato 'Club 27' composto da quegli artisti scomparsi a soli 27 anni come Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain

Amy Winehouse (foto da Ansa)

Amy Winehouse (foto da Ansa)

Firenze, 23 luglio 2024 - “Sono morta centinaia di volte” cantava Amy Winehouse in “Back to Black”. E non si poteva non crederle, perché la sua voce, il suo marchio di fabbrica, era unica al mondo, a suo modo un paradosso sonoro: profonda, vellutata e al tempo stesso abrasiva come una ferita che non guarisce mai, contemporaneamente inimitabile eppure imitatissima ai quattro angoli del mondo. Amy “era” una ferita ambulante, e pare quasi uno scherzo del destino che sia andata ad unirsi – esattamente oggi di tredici anni fa – al famigerato “Club 27”, ossia all’infinita schiera di rockstar luminose come stelle polari che hanno lasciato questo mondo a soli 27 anni: Jimi Hendrix, Jim Morrison, Janis Joplin, Brian Jones, Kurt Cobain. Ed Amy. La trovarono morta il 23 luglio 2011 nella sua casa di Londra, nella sua amata Camden, nel suo letto. Ma l’eternità l’aveva conquistata, forse controvoglia, già da molto tempo, sin da quando prese in mano la sua prima chitarra, a 13 anni, cominciando da subito a scrivere i suoi pezzi, sin da quando la cacciarono di scuola a causa del suo riottoso rapporto con la disciplina. ‘Back to black’ è il ritratto cinematografico di uno dei più grande talenti della musica degli ultimi 30 anni. Il film, di recente uscita, ricostruisce la storia con toni tra fiaba e incubo, un percorso nel quale i brani diventano uno specchio della vita dell'artista.

Nasce oggi

Edoardo Bennato nato il 23 luglio del 1946 a Napoli. Compie oggi 78 anni. Negli anni '70 ha reinventato la figura del cantautore, mettendo insieme l'irriverenza e l'energia del rock, la lezione di Dylan con l'umorismo e la tradizione di Napoli. Poi ha messo insieme la canzone d'autore con il rock e il blues, raggiungendo una popolarità da star. Non per niente, il 19 luglio del 1980, è stato il primo artista italiano a riempire San Siro. Tra le sue hit, Sono solo canzonette, L'isola che non c'è, Viva la mamma, Un'estate italiana. Ha detto: “Le favole non cambiano. La realtà, purtroppo, neppure.”