Arezzo, 23 gennaio 2025 – Per le celebrazioni dei 450 anni della morte
dell'artista, architetto e storico Giorgio Vasari (1511-1574),
la sua città natale aprirà a maggio il suo Corridoio Vasariano, più corto, con la stessa funzione di passaggio discreto e riparato e con cifra architettonica molto simile a quella del più celebre Corridoio che Giorgio Vasari realizzò a Firenze per unire la reggia granducale a Palazzo Pitti
con gli Uffizi dello stato mediceo. La riapertura, dopo un breve
restauro fra febbraio e maggio, è stata annunciata dal sindaco
Alessandro Ghinelli sottolineando il «grande pregio» e ricordando
che l'artista lo progettò e costruì nella sua città natale
nello stesso periodo dell'opera fiorentina. Il Corridoio Vasariano di Arezzo – proprietari il Comune e la Fraternita dei Laici - collega due edifici intorno a piazza Grande, coprendo un percorso al coperto che va dalle Logge del Vasari al palazzo della Fraternita dei laici, un edificio di impianto medievale sopravvissuto alle trasformazioni dell'area cui contribuì lo stesso Vasari e che in tempi più recenti è stato sede del tribunale. La riapertura del Corridoio di Arezzo seguirà la mostra su Vasari, che ha fatto quasi
25.000 presenze e di cui è stata altresì annunciata la proroga di un mese fino al 2 marzo. «Il successo della mostra dedicata a Giorgio Vasari dimostra che
Arezzo è pronta per i grandi eventi visto che organizzando l'esposizione con le proprie forze ha maturato un'esperienza culturale che sarà utile per i prossimi grandi eventi», ha detto il direttore della Fondazione Guido Monaco Lorenzo Cinatti sulla rassegna alla Galleria d'Arte Contemporanea e alla Sala Sant'Ignazio. «Siamo orgogliosi - ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli - che la rivista Finestre sull'arte abbia collocato la mostra tra le prime dieci mostre in Italia». Particolare curioso, sottolineato dal direttore Cinatti, «oggi in un momento tradizionalmente poco mosso come gennaio la mostra è esaurita come accessi. Questo dimostra anche il buon lav ro e l'importanza della sinergia tra le fondazioni Guido d'Arezzo e
Arezzo In Tour. Ottima la convivenza con Arezzo
Città del Natale». Un traino lo ha dato la rassegna dicembrina ' Arezzo
Citta del Natalè, svoltasi per le festività natalizie che
secondo le stime ha fatto registrare 560mila presenze in
città. Tra le provenienze estere in testa ci sono i turisti Usa, poi bene francesi e tedeschi. «In un momento in cui il turismo italiano è sceso - commenta il
direttore di Arezzo In Tour, Rodolfo Ademollo - Arezzo fa
registrare un rialzo notevole andando in controtendenza
con la media nazionale».