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Anche Arezzo aprirà il suo Corridoio Vasariano

Per le celebrazioni dei 450 anni della morte dell'artista, architetto e storico Giorgio Vasari (1511-1574), la sua città natale aprirà a maggio il suo Corridoio Vasariano, più corto, con la stessa funzione di passaggio discreto e riparato e con cifra architettonica molto simile a quella del più celebre Corridoio che Giorgio Vasari realizzò a Firenze

piazza grande

piazza grande

Arezzo, 23 gennaio 2025 – Per le celebrazioni dei 450 anni della morte

dell'artista, architetto e storico Giorgio Vasari (1511-1574),

la sua città natale aprirà a maggio il suo Corridoio Vasariano, più corto, con la stessa funzione di passaggio discreto e riparato e con cifra architettonica molto simile a quella del più celebre Corridoio che Giorgio Vasari realizzò a Firenze per unire la reggia granducale a Palazzo Pitti

con gli Uffizi dello stato mediceo. La riapertura, dopo un breve

restauro fra febbraio e maggio, è stata annunciata dal sindaco

Alessandro Ghinelli sottolineando il «grande pregio» e ricordando

che l'artista lo progettò e costruì nella sua città natale

nello stesso periodo dell'opera fiorentina. Il Corridoio Vasariano di Arezzo – proprietari il Comune e la Fraternita dei Laici - collega due edifici intorno a piazza Grande, coprendo un percorso al coperto che va dalle Logge del Vasari al palazzo della Fraternita dei laici, un edificio di impianto medievale sopravvissuto alle trasformazioni dell'area cui contribuì lo stesso Vasari e che in tempi più recenti è stato sede del tribunale.  La riapertura del Corridoio di Arezzo seguirà la mostra su Vasari, che ha fatto quasi

25.000 presenze e di cui è stata altresì annunciata la proroga di un mese fino al 2 marzo. «Il successo della mostra dedicata a Giorgio Vasari dimostra che

Arezzo è pronta per i grandi eventi visto che organizzando l'esposizione con le proprie forze ha maturato un'esperienza culturale che sarà utile per i prossimi grandi eventi», ha detto il direttore della Fondazione Guido Monaco Lorenzo Cinatti sulla rassegna alla Galleria d'Arte Contemporanea e alla Sala Sant'Ignazio. «Siamo orgogliosi - ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli - che la rivista Finestre sull'arte abbia collocato la mostra tra le prime dieci mostre in Italia». Particolare curioso, sottolineato dal direttore Cinatti, «oggi in un momento tradizionalmente poco mosso come gennaio la mostra è esaurita come accessi. Questo dimostra anche il buon lav ro e l'importanza della sinergia tra le fondazioni Guido d'Arezzo e

Arezzo In Tour. Ottima la convivenza con Arezzo

Città del Natale». Un traino lo ha dato la rassegna dicembrina ' Arezzo

Citta del Natalè, svoltasi per le festività natalizie che

secondo le stime ha fatto registrare 560mila presenze in

città. Tra le provenienze estere in testa ci sono i turisti Usa, poi bene francesi e tedeschi. «In un momento in cui il turismo italiano è sceso - commenta il

direttore di Arezzo In Tour, Rodolfo Ademollo - Arezzo fa

registrare un rialzo notevole andando in controtendenza

con la media nazionale».