REDAZIONE CRONACA

Arno e rischio alluvioni: via ai lavori per la cassa di espansione a Signa, "Opera attesa"

La partenza ufficiale dei cantieri. L'opera servirà a intercettare le acque in piena dell'Arno e del Bisenzio

Giani sulla ruspa per il via ai lavori (Fotocronache Germogli)

Firenze, 18 febbraio 2021 - Taglio del nastro ufficiale, stamani, per il primo lotto della cassa di espansione dei Renai, a Signa. Si tratta di una delle opere considerate strategiche per ridurre il rischio alluvioni non solo a Signa, ma in un’ampia porzione di territorio che comprende anche Firenze, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. La consegna dei lavori alla ditta che si aggiudicata la gara (costo complessivo dell’intervento 13,2 milioni di euro) è avvenuta lo scorso 4 febbraio e proprio in questi giorni partiranno le ruspe.

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Alla partenza dei cantieri, questa mattina, hanno partecipato il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessora all’ambiente Monia Monni, il sindaco di Signa Giampiero Fossi, il presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno Marco Bottino e i rappresentanti dei Comuni di Lastra a Signa, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino.

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La cassa di espansione dei Renai, inserita nel Piano di Bacino del Fiume Arno-Stralcio Rischio Idraulico, è un’opera attesa da anni. Dopo un complesso iter, nel luglio 2012 si è conclusa la Valutazione d’impatto ambientale. Nel 2014 è stato approvato il progetto esecutivo ed è indetta la gara. Le analisi ambientali hanno rilevato la presenza di sostanze inquinanti, rendendo necessaria la bonifica. Il 1° ottobre 2020 quindi è stato firmato il contratto con l’impresa appaltatrice: i lavori dureranno circa 2 anni e 10 mesi.

La cassa d’espansione dei Renai, integrata all’interno dell’omonimo parco, si articola su un’area di 195 ettari e avrà una capacità d’invaso delle acque di 11.080.000 metri cubi. La presa dell’opera idraulica si colloca nel tratto terminale del Bisenzio, dove quest’ultimo confluisce nell’Arno: visto che in caso di piena l’Arno risale nel Bisenzio la cassa è strategica per limitare i rischi di allegamenti causati da entrambi i fiumi.

L’intervento, che ha un costo totale di 13,2 mln di euro, prevede anche la riprofilatura della sponda sinistra del Bisenzio e la stabilizzazione del fondo alveo, la costruzione degli argini della cassa a quota 38 metri sul livello del mare, la realizzazione dell’opera di presa del tipo a argine fusibile, il manufatto di scarico con paratoia regolabile con i relativi organi elettromeccanici e gli scarichi di esaurimento ed il collegamento dei laghi presenti nell'area.

È inoltre prevista la demolizione del vecchio ponte d’accesso ai Renai, la realizzazione di quello nuovo. La direzione dei lavori è affidata al Genio Civile Valdarno Centrale della Direzione Difesa del Suolo della Regione Toscana.