LUIGI CAROPPO
Cronaca

Le spallette rialzate sui lungarni contro le piene, Firenze si difende con i "panconi"

La prima volta dopo l’alluvione del ’66: il centro storico si tutela dalle piene con un piano della Regione. Quindici milioni dal Pnrr con il via libera della Protezione civile. E nella zona sud nuovi argini in corten

L’installazione della difesa in acciao Corten prevista in lungarno Del Tempio e in lungarno Colombo

L’installazione della difesa in acciao Corten prevista in lungarno Del Tempio e in lungarno Colombo

Firenze, 21 maggio 2024 – Tra i progetti finanziati dal Pnrr ce n’è anche uno che riguarda l’Arno e la sicurezza di Firenze qualora risuoni di nuovo l’allarme alluvione.

In attesa della completa realizzazione del piano delle casse di espansione a monte della vallata fiorentina, la Regione Toscana ha presentato un progetto alla Protezione Civile nazionale per "la mitigazione del rischio idraulico" che è stato inserito nelle azioni del Pnrr (Missione 2, componente 4, sub-investimento 2.1b) ed è stato finanziato per 14.680.000 euro con decreto 2840 del 31 ottobre 2022. Obiettivo del piano, che era stato varato dalla Regione nell’agosto del 2021, la messa in sicurezza dell’abitato di Firenze per piene dell’Arno "con tempo di ritorno fino a 200 anni".

Per far ciò si prevede una serie di opere (interventi di contenimento) da realizzarsi in un tratto di circa cinque chilometri dalla Nave a Rovezzano a ponte Santa Trinita. Gli interventi principali si concentrano in sponda destra e non rientrano nel Piano di bacino. E qui sta la novità: le protezioni saranno realizzate con barriere fisse o manovrabili e provvisorie.

Nello specifico il piano, i cui lavori sono stati già affidati, dopo il confronto in diverse riunioni nella Conferenza dei servizi, prevede la realizzazione di barriere fisse in acciaio corten di altezza massima di un metro nell’area tra l’ex Teatro Tenda (ora Cartiere Carrara) e il ponte San Niccolò. Nel tratto di lungarno delle Grazie da piazza dei Cavalleggeri a Ponte alle Grazie si prevede il consolidamento dei muraglioni d’argine, il rifacimento delle spallette e "la collocazione di predisposizioni per la posa delle barriere temporanee di altezza massima circa un metro", nel lungarno degli Acciaiuoli da Ponte Vecchio a Ponte di Santa Trinita, per una lunghezza di circa 230 metri, il consolidamento dei muraglioni d’argine, il rifacimento delle spallette e "la collocazioni di predisposizioni per posa barriere rimovibili di altezza massima di 80 centimetri".

Per lungarno delle Grazie e lungarno Acciaiuoli si tratterebbe di "difese temporanee da predisporre in opera in caso di allerta". Interventi previsti anche su lungarno Diaz. Qualora scattasse l’allerta rossa i cosidetti ’panconi’ sarebbero da installare "con facilità di posa e velocità". In caso di piena tutto deve essere pronto per cui i "montanti provvisori saranno innestati in appositi alloggiamenti in acciaio inox fissi" che "dovranno essere mantenuti in efficienza, prevedendo almeno una pulizia e verifica all’anno, da realizzarsi preferibilmente prima dell’autunno" così il progetto regionale. Il piano prevede anche la chiusura di varchi e di aperture (opere fisse manovrabili) in sponda sinistra nel lungarno Ferrucci e tra Ponte Vecchio e Ponte Santa Trinita con porte anti allagamento a tenuta stagna. Interventi anche i n piazza Ravenna, nel parco dell’Anconella e in via dell’Albereta.

A Firenze un progetto così non è mai stato varato. Si pensò solo una volta, alcuni decenni fa, di mettere lungo le spallette sui lungarni in centro una sorta di paratie gonfiabili. Ipotesi che fu subito messa da parte. A Pisa, invece, le spallette rinforzate nel percorso dell’Arno in città sono state alzate più volte.