San Vincenzo (Livorno), 29 marzo 2025 – Terrore sulla superstrada: un commando di dieci banditi ieri sera ha assaltato un convoglio portavalori in provincia di Livorno. Un colpo da più di tre milioni di euro studiato nei minimi dettagli. Sono le 18.20: sulla corsia sud della Variante Aurelia a San Vincenzo, la trappola scatta all’uscita della galleria. Ci sono dei lavori in corso più avanti e il traffico rallenta. I rapinatori con tre auto e camioncini si piantano davanti ai due furgoni blindati della ditta Battistolli. Su un furgone ci sono i soldi. Tanti. Destinati al pagamento delle pensioni della provincia di Grosseto. Su un altro furgone la scorta. I banditi, tutti vestiti di nero e con passamontagna scendono dalle auto armi in pugno, fucili da guerra automatici, sparano alcuni colpi e costringono le guardie giurate a lasciare i mezzi blindati. Ma il cassone del furgone è sigillato e allora lo fanno saltare con l’esplosivo piazzato sul tetto. Subito dopo raccolgono i sacchi con i soldi e fuggono con tre auto, una bianca e due scure non prima di aver dato fuoco a dei furgoni per creare un diversivo.

L’assalto avviene sulla superstrada, ma nel tratto in cui costeggia l’abitato di San Vincenzo. C’è chi pensa a un incidente stradale e si avvicina al cavalcavia della quattro corsie. Ci sono diversi video subito postati sui social in cui si vedono i rapinatori, 9-10 persone, caricare i sacchi su tre potenti auto (probabilmente un’Audi, una Volvo e una Bmw) e fuggire velocemente, ma senza dare troppo nell’occhio.
Tutto si svolge in meno di dieci minuti. Immediato è l’allarme, ma nonostante carabinieri e polizia stradale raggiungano subito la zona, i banditi fanno in tempo a uscire al primo svincolo che dista circa 1.500 metri dal luogo della rapina e da lì fanno perdere le loro tracce magari su strade secondarie. Dai video si sentono anche le urla dei rapinatori che coordinano le loro azioni prima della fuga e parlano in italiano senza particolari inflessioni. Un commando di professionisti che non ha usato violenza gratuita nei confronti delle guardie giurate (non ci sono feriti), ma ha impiegato le maniere forti con un potente esplosivo per forzare il blindato.
Un boato avvertito chiaramente in tutta la cittadina balneare, come tutti hanno visto la colonna di fumo nero che si levava dalla superstrada. E in tanti si sono avvicinati anche alla scena della rapina, pensando fosse un gigantesco incidente, senza rendersi conto che avrebbero potuto essere colpiti da qualche proiettile vagante. Subito sono stati istituiti posti di blocco e le ricerche dei carabinieri della Compagnia di Piombino sono ancora in corso, ma ieri sera i banditi sembravano essersi volatilizzati nel nulla. Si stanno studiando tutti i video a disposizione e le telecamere della zona alla ricerca di ulteriori indizi.