Arezzo, 12 dicembre 2024 – Tutela delle aree interne. Contenimento della fauna selvatica. Valorizzazione dell’agricoltura all’interno delle filiere. Potenziamento delle risorse irrigue. Politiche a sostegno della manodopera. Sono queste i principali temi su cui lavorerà Cia Arezzo nel 2025. Lo ha stabilito l’assemblea provinciale riunita in seduta prenatalizia in un luogo simbolo della città: il Quartiere di Porta Santo Spirito – Giostra del Saracino.
Alla presenza del Presidente di Cia Toscana Valentino Berni e del Direttore Giordano Pascucci, la riunione di fine anno, è stata l’occasione per la Presidente Serena Stefani e il Direttore Massimiliano Dindalini per fare il punto sotto l’attività svolta negli ultimi dodici mesi e per tracciare le coordinate su cui poggerà il lavoro dell’anno in arrivo.
“Reduci dall’assemblea nazionale, riteniamo fondamentali le modifiche statutarie che ridefiniscono i ruoli all’interno dell’associazione e che permettono a Cia Arezzo di migliorare la sua organizzazione partendo dal territorio per arrivare ai livelli regionale, nazionale ed europeo – spiega la Presidente Stefani -. Siamo convinti che la crescita della nostra organizzazione non possa prescindere da una adeguata formazione dei dipendenti, che costituiscono una squadra coesa, motivata e capace di dare risposte a cittadini e a soci, e da una rappresentanza animata da senso di appartenenza e professionalità”, conclude la Presidente, ringraziando tutti per il lavoro svolto quotidianamente.
“Tra le numerose tematiche affrontate, tre sono particolarmente importanti per l’economia agricola toscana: diminuire la presenza dei selvatici che rappresentano un’autentica minaccia al reddito delle imprese; trovare il modo per migliorare l’infrastrutturazione irrigua per mantenere il territorio e per consentire lo sviluppo di un’agricoltura di qualità. Trovare all’interno delle filiere un reddito giusto per fare in modo che le aziende agricole possano continuare la loro attività, per conservare quell’economia diffusa che ha permesso alla Toscana di avere un ambiente, un paesaggio e una tradizione unici e strettamente connessi”, ha spiegato il presidente regionale Berni.
Non è stata casuale neppure la scelta della sede per chiudere il 2024: “L’obiettivo della nostra organizzazione – ha commentato Dindalini – è quello di avvicinarsi sempre più al cittadino, aprendosi alla città e ai quartieri per far apprezzare servizi e prodotti”.
“Per questa ragione, la cornice dell’assemblea provinciale, a cui hanno partecipato anche i dipendenti di Cia Arezzo, è stata l’occasione per una nuova tappa di Qualità in Tavola, il progetto di Cia Toscana cofinanziato dal Masaf per valorizzare le produzioni di qualità. I riflettori, qui, si sono puntati sui vini a denominazione di origine proposti in degustazione con i possibili abbinamenti. E’ uno degli appuntamenti che proponiamo in tutte le più importanti occasioni per dare visibilità al meglio delle nostre imprese agricole”, ha aggiunto il Direttore toscano Pascucci.
Presenti all’iniziativa anche amministratori e rappresentanti delle istituzioni cittadine e provinciali. Tra questi Eleonora Ducci, sindaco di Talla che ha portato i saluti del comune e dei colleghi dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino. “Sono qui per rappresentare la vicinanza alle associazioni e agli agricoltori della nostra provincia, che mantengono vivo un tessuto economico importante a presidio del territorio e del paesaggio. Colgo l’occasione per ricordare il nostro impegno di amministratori in particolare su due fronti: la gestione del bosco e quella del mattatoio casentinese, oggetto di un importante intervento di ristrutturazione affinchè possa tornare ad assolvere il suo ruolo”.