Firenze, 17 ottobre 2023 – Firenze con i suoi luoghi simbolo, dal consolato onorario di Israele, la sinagoga di via Farini e la scuola frequentata da studenti di origine israelita. Ma anche la comunità ebraica e la sinagoga di Livorno, quella di Pisa e le zone maggiormente frequentate dai turisti. Sono solo alcuni dei cosiddetti punti sensibili dove nei giorni scorsi sono state innalzate le misure di sicurezza in risposta all’attacco di Hamas nei confronti di Israele.
Un odio, quello nei confronti del popolo ebraico, acuito da quanto accaduto ieri sera a Bruxelles, dove un terrorista che si è detto appartenente all’Isis ha ucciso due persone e seminato il panico per ore. Un episodio non necessariamente collegato a quanto sta accadendo in Medio Oriente, ma che porta nuovamente l’opinione pubblica ad interrogarsi sul concetto di sicurezza.
I luoghi sensibili in Toscana: Firenze
Il capoluogo è ovviamente l’area maggiormente attenzionata della Toscana per quel che riguarda il rischio attentati. I turisti che frequentano ogni giorno Firenze rendono luoghi simbolo come piazza Duomo, Ponte Vecchio e piazza della Signoria dei potenziali bersagli per chi volesse in qualche modo seminare il panico. Nei giorni scorsi, però, nel mirino sono finite soprattutto le zone frequentate dalla comunità ebraica: l’incremento della sorveglianza è stato deciso in un summit in prefettura, coordinato dal prefetto Francesca Ferrandino, proseguito poi in questura per la fase organizzativa.
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Un briefing a cui hanno partecipato tutte le forze dell’ordine attive in città, oltre al console onorario di Israele, al presidente della Comunità ebraica di Firenze e al responsabile alla sicurezza della Comunità ebraica di Firenze.
La comunità ebraica di Livorno e la sinagoga di Pisa
La comunità ebraica di Livorno è la più numerosa in Toscana e nei giorni scorsi ha anche organizzato una manifestazione a sostegno di Israele. Anche in questo caso si tratta di luoghi potenzialmente sensibili per chi volesse commettere atti di violenza nei confronti di ebrei. Pur non essendoci mai stato un vero e proprio ghetto, la comunità è molto compatta e fa capo alla sinagoga che si trova non lontano da piazza Grande, all'interno della città pentagonale del Buontalenti, nell'ampia piazza Benamozegh. Anche a Pisa sono state alzate le misure di sicurezza relative a tutti i possibili obiettivi ebraici in città o a cui partecipano loro esponenti.
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Nelle città della Torre, si apprende, l’innalzamento della vigilanza ha riguardato la sinagoga. Già in precedenza – in occasione dei altri momenti di forte tensione – questo luogo era stato presidiato dalle forze dell’ordine. La scelta, qui come altrove,è stata presa su indicazione del ministero dell’Interno.
Le città d’arte della Toscana
Più in generale, quando si parla di attentati, tutti i luoghi dove può accorrere un gran numero di persone sono considerati sensibili. E così, davanti ad attentati come quello di ieri a Bruxelles, la mente va alle città d’arte della Toscana e alle zone maggiormente frequentate. Detto di Firenze, resta alta la soglia di allerta anche in piazza dei Miracoli a Pisa (che qualche anno fa finì al centro di alcuni video di propaganda dei terroristi islamici che invitavano a colpire in Europa) o nel centro storico di Siena, da piazza del Campo a piazza Duomo.