
Una professoressa alle prese con la didattica a distanza (foto di archivio)
Firenze, 3 agosto 2021 - Altro che banchi con le rotelle. La scuola sembra girare su se stessa, senza trovare pace. I problemi sono gli stessi di un anno fa: spazi ristretti, cattedre vuote, personale scolastico ai minimi termini. A un mese e mezzo dalla prima campanella riparte la giostra. E la dad, al solo pensiero, fa venire il mal di testa. In attesa di direttive precise da parte del governo, il rientro tra i banchi è un rompicapo. "Molti genitori si sono arrabbiati – commenta Massimo Fratini, delegato della Città Metropolitana all’edilizia scolastica per l’area fiorentina –, ma stiamo lavorando da 4 mesi senza sosta per trovare la quadra. E in attesa di regole chiare dobbiamo farlo prevedendo lo scenario più negativo possibile in termini di spazi e distanziamento, sperando poi di andare a migliorare".
Tradotto : sarà una corsa contro il tempo, con tante beghe da gestire per le superiori. "I problemi principali sono due – spiega Fratini –. Il primo è strutturale ed è legato ai lavori in programma da tempo per migliorare le scuole, con un budget da 137 milioni. Il secondo è invece legato al Covid e riguarda le scuole del centro che hanno aule troppo piccole per garantire il distanziamento".
Il risultato è un mix tra cantieri d’intralcio alle lezioni, strutture prefabbricate per ricavare nuove aule e una variante paradossale della dad con studenti collegati in remoto, non da casa ma a scuola, per evitare le classi pollaio. "Monteremo un prefabbricato per il Saffi Peano, nel giardino di San Salvi, anche se non sarà pronto prima di gennaio. Fino ad allora dovremo trovare 4 aule in più per il Peano – continua il consigliere della Metrocittà – Un altro prefabbricato con 10 aule verrà installato entro metà settembre al Meucci-Galilei per i lavori della nuova scuola". Aule ’ballerine’ anche in altri istituti. "Ricaveremo nuovi spazi al Rodolico per consentire i lavori di ristrutturazione – spiega Fratini – mentre mancheranno quattro aule per tutto l’anno al Machiavelli, tre al Pascoli".
Ci sono poi scuole in cui lezioni in presenza al 100% e distanziamento sembrano inconciliabili. "Al Galileo, per via degli spazi troppo stretti, si sta pensando di fare una dad a scuola. Funzionerebbe così: per 4 volte durante l’anno ogni studente di terza, quarta e quinta potrebbe fa lezione da remoto in un’aula della scuola ricavate ad hoc – spiega Fratini –. Per garantire tutto ciò la Città Metropolitana acquisterà una sessantina di nuovi pc". Allo scientifico Castelnuovo si preannunciano salti mortali. "Mancano 10 aule, è l’istituto messo peggio – ammette Fratini –, probabile una sede distaccata in via Nicolodi, sede dell’assessorato all’educazione". Non solo: con tutti questi spostamenti si stima che servirà un rinforzo da 25 unità per il personale Ata. Ma il tempo stringe e l’inizio della scuola è tutto in salita.