Lucca, 27 gennaio 2023 - Proseguono gli accertamenti sull’autobus che mercoledì mattina, partito da Lucca in direzione Barga carico di studenti delle scuole superiori, ha preso fuoco, facendo poi divampare il rogo anche su un secondo mezzo che lo seguiva a breve distanza. Quello che rimane il giorno dopo il terribile incendio sulla Sp7, a pochi chilometri dal piccolo borgo della provincia lucchese, sono gli scheletri dei due mezzi, divorati dalle fiamme, ma soprattutto tanta rabbia. A far discutere è l’età avanzata dei mezzi che circolano sulle strade toscane (quelli bruciati erano vecchi di 17 e 18 anni). Un problema che Autolinee Toscane ha detto di avere ereditato al momento della presa in gestione del servizio, alla fine del 2021, e per il quale ha già avviato un piano investimenti. Ad oggi rimane il fatto che la flotta toscana è tra le più vecchie in Italia.
"Se ci troviamo in questa situazione è in parte responsabilità della Regione", commenta Nicola Da San Martino segretario della Fit Cisl Toscana Nord Lucca. "In quei 7 anni in cui la gara per la gestione del servizio è rimasta sospesa in attesa dell’esito dei ricorsi, si è venuta a creare una certa insicurezza per le vecchie società di trasporto. E chi investe milioni di euro su un servizio senza avere la certezza di continuare a gestirlo?". In pratica, secondo il sindacalista, chi gestiva il trasporto pubblico prima di At, durante i 7 anni di contenzioso avrebbe ridotto al minimo gli investimenti, non avendo certezze sulla continuità di gestione. "La Regione avrebbe potuto inserire nel bando una clausola che obbligava chi subentrava a comprare i nuovi bus eventualmente acquistati dai vecchi gestori", spiega Nicola Da San Martino. La Regione, il giorno dopo l’incidente, ha scritto una lettera ai vertici di Autolinee Toscane per chiedere immediati chiarimenti. "Quanto accaduto è un fatto grave", sottolinea l’assessore ai trasporti Stefano Baccelli. "Poteva succedere l’irreparabile. Ho chiesto ad Autolinee una relazione dettagliata sulla vicenda, lo stato di manutenzione del mezzo, la lista degli interventi manutentivi effettuati e di verificare lo stato di manutenzione di tutto il parco mezzi. È necessario che nel rinnovare i mezzi venga riservata un’attenzione particolare a queste zone più interne e difficili come la Valle del Serchio che hanno bisogno di mezzi agili, nuovi, in grado di garantire il trasporto delle persone in totale sicurezza". Una mozione è stata presentata da Marco Stella, consigliere regionale di Forza Italia: "Occorre che la società rispetti i contratti di servizio, e che la Regione applichi le penali previste dal contratto proporzionalmente al numero di corse soppresse".