PAOLO BARTALINI
Cronaca

AviCoop, trovato l’accordo: stipendi garantiti ai lavoratori

Premiata l’azione di Regione e sindacati: il 27 giugno confronto con Amadori sul futuro del sito

Lo stabilimento AviCoop di Monteriggioni

Lo stabilimento AviCoop di Monteriggioni

Monteriggioni (Siena), 20 giugno 2024 – “Dopo una lunga giornata di trattativa tra le organizzazioni sindacali e il gruppo Amadori alla presenza di tutte le Istituzioni regionali e locali, è stato riaperto il tavolo con l’impegno a un percorso di reindustrializzazione a terzi ed un sostegno economico e di giornate lavorative per ristorare i lavoratori e le lavoratrici. Sono sospesi pertanto il presidio a Cesena e lo sciopero indetto. Il tavolo di trattativa è stato aggiornato al 27 giugno prossimo per proseguire nel confronto". E’ la nota siglata da Flai CGIL, Fai CISL e Uila UIL Siena. Che segue l’annuncio arrivato dai sindacati romagnoli, in particolare dalla Cgil di Cesena, che ha ’bruciato’ sul tempo i colleghi toscani.

Oggi a Cesena non ci sarà nessun il presidio dei lavoratori di Amadori davanti al quartier generale del gruppo e non ci sarà nemmeno lo sciopero di due ore alla fine di ogni turno. "La mobilitazione a sostegno dei lavoratori dello stabilimento di Amadori di Monteriggioni - spiega la Cgil di Cesena - è stata annullata. Pur senza scendere nei dettagli ancora in discussione tè stato raggiunto un accordo. A tale riguardo la proclamazione dello sciopero ha portato al risultato concreto. L’iniziativa era nata per protestare contro la chiusura dello stabilimento di Monteriggioni e il licenziamento di 200 persone".

In tanti erano pronti a partire per Cesena, alla manifestazione assieme ai 200 lavoratori: erano stati annunciati il sindaco di Monteriggioni, Andrea Frosini e la vicesindaca Paola Buti, il presidente della Provincia di Siena, David Bussagli e la consigliera regionale Anna Paris. Ha avuto la meglio, sia la pressione sindacale e istituzionale, sia la disponibilità del gruppo Amadori a non chiudere il confronto.

A fare chiarezza la nota della Regione Toscana. "E’ durato un’intera giornata il tavolo di confronto sullo stabilimento Amadori di Monteriggioni, convocato dal consigliere per lavoro e crisi aziendali Valerio Fabiani, presente anche la vicepresidente Stefania Saccardi. I vertici del gruppo hanno confermato la volontà di cessare l’attività nello stabilimento di Monteriggioni riconoscendo però le richieste avanzate dalle istituzioni e dalle organizzazioni sindacali. Il confronto riparte riconoscendo le condizioni di particolare fragilità dei lavoratori avventizi (circa 180 su 200), che nei mesi scorsi hanno lavorato e riscosso un giorno e mezzo di paga alla settimana e che risultano del tutto privi di tutele. Per essi è stata pensata l’erogazione di una mensilità aggiuntiva. Sempre per gli avventizi si prevede per i prossimi 7 mesi il pagamento di 18 giornate lavorative. Amadori si impegna a favorire la reindustrializzazione del sito attraverso misure concrete che saranno oggetto della discussione del 27".

L’epilogo è del presidente della Regione Eugenio Giani: "E’ stata decisiva la tempestività dell’azione. Siamo riusciti a rimediare a una situazione che rischiava di essere uguale alla Gkn. La Regione ha assunto l’iniziativa di garantire ai lavoratori stipendi e ammortizzatori sociali. E di prendersi il tempo per trovare altri imprenditori pronti a rilevare il sito di Monteriggioni".