Firenze, 15 novembre 2023 - ‘Lento può passare il tempo ma se perdi tempo perdi l’attimo’. Cita una canzone di Malika Ayane il professor Vincenzo Scalia, sociologo dell’Università di Firenze, per spronare tutti a partecipare alla ‘bacheca del tempo’, l’iniziativa che La Nazione ha messo in campo affinché tutti noi si trovi un po’ di tempo per andare a dare una mano a chi ha perso tutto a causa dell’alluvione. “Il problema dei nostri giorni - spiega il professore, – è che tutti noi abbiamo sempre paura di perdere quell’attimo. Ma cosa ci aspettiamo da quell’attimo? Cerchiamo qualcosa che però o è indefinito oppure è, al solito, rivolto a noi stessi. Insomma, un attimo che ci riporta sempre verso il nostro egoismo. Ormai siamo sempre più accartocciati su noi stessi. Invece di cogliere l’attimo per vedere quel che ci succede intorno restiamo intrappolati in questa perenne corsa contro il tempo. Oppure, cerchiamo di domare questo famoso attimo a nostro vantaggio”.
Invece, con la ‘bacheca del tempo’ tutto si capovolge, finalmente. “Fermiamoci un attimo - prosegue Scalia, - e rendiamoci conto che noi agiamo all’interno di una storia collettiva. Se pensiamo a questo saremmo di sicuro più inclini ad aiutare gli altri. E quindi a trovare il tempo per dare una mano a chi ha bisogno ed anche per costruire legami e relazioni che altrimenti non avremmo mai intrecciato”.
Di qui l’appello. “Invito tutti a partecipare all’iniziativa de La Nazione - afferma il professore di Sociologia -. È un modo per prenderci una pausa e pure per interrogarci sul perchè di queste tragedie. Prigionieri del nostro tempo mancante, il più delle volte non ci accorgiamo che intorno a noi magari si costruisce troppo oppure non si curano a dovere i fiumi ed i torrenti. Ben venga dunque un’occasione per dedicare un po’ del nostro tempo a ricostruire il nostro territorio”. “Il social - riflette Scalia, - ha sostituto in grande parte le interazioni di vicinato. Invece di perderci in sterili dibattiti su Facebook o nella creazione di foto modificate da mostrare poi ai followers, impegniamoci in qualcosa di utile. Usciamo dal virtuale e diventiamo protagonisti del reale. Abbandoniamo le cose che svuotano il nostro tempo, come i balletti su TikTok, e riempiamolo creando interazioni. Piuttosto che seguire le influencer, è molto più pregnante imbracciare una pala”.