PAOLO DI GRAZIA
Cronaca

Viareggio si tuffa nell’estate, ma lo storico Bagno Balena è come un’isola abbandonata

Acquistato all’asta nel 2022 da una società milanese, oggi è una struttura fatiscente e desolata. Fa da contraltare una Versilia in cui invece si punta su investimenti sia italiani che stranieri

Ecco come si presenta in questi giorni il “Bagno Balena“ sulla Passeggiata di Viareggio

Ecco come si presenta in questi giorni il “Bagno Balena“ sulla Passeggiata di Viareggio

Viareggio, 16 maggio 2024 – L’ingresso monumentale del bagno Balena è uno dei principali capolavori della Passeggiata Liberty di Viareggio. Una facciata ormai degradata e consumata dal tempo che avrebbe bisogno di un imponente restauro coordinato dalle Belle Arti. Ma quello che c’è dietro a questo monumentale ingresso è un vero pugno allo stomaco per la Viareggio balneare e tutta la costa versiliese che, a dispetto delle incertezze del momento – fra l’incudine della crisi economica e il martello della Bolkestein – si rimbocca le maniche per attrezzare e migliorare una delle spiagge più popolari e al tempo stesso più glamour d’Italia, quella che va senza soluzione di continuità da Viareggio all’esclusivissima Forte dei Marmi. Investimenti ne sono stati fatti tanti, da imprenditori locali e stranieri, che hanno migliorato e abbellito le strutture, nate come capanne in riva al mare, trasformate in cabine di legno per cambiarsi d’abito, diventate oggi quasi piccoli resort dotati di ogni servizio e comfort. Purché si abbiano soldi da spendere.

Quello che sta accadendo al bagno Balena, nel cuore della Passeggiata viareggina, stride con quest’immagine classica da cartolina della Versilia d’estate: un degrado e una bruttura inaccettabili proprio all’inizio della stagione balneare. Cosa sta succedendo a uno degli stabilimenti più antichi della città? Difficile dire. Probabilmente dovevano partire dei lavori di riqualificazione che non sono iniziati. Il bagno venne acquistato all’asta nell’estate del 2022 dalla società Sea srl con sede legale a Milano. Il risultato, ad oggi, è sotto gli occhi di tutti: una forte sensazione di degrado e di abbandono di una struttura che può vantare cinque piscine di varie dimensioni (fra cui una olimpica), una palestra vista mare che restava aperta tutto l’anno nel periodo d’oro a cavallo fra gli anni Novanta e Duemila, un centro benessere, il bar, ristorante e due terrazze. Oltre a un esteso fronte mare di spiaggia che veniva attrezzato solo con tende. Il primo bagno pensato, quando le aste non erano neppure nell’aria, per vivere il mare anche d’inverno. E adesso? Le tende non sono state montate e la spiaggia è diventata un ricettacolo di immondizia con grave ed enorme fastidio per i clienti dei bagni limitrofi. Pedalò e patini di salvataggio galleggiano nelle acque sudicie delle piscine che nessuno ha svuotato e ripulito dallo scorso anno, i giochi e gli scivoli dei bambini sono danneggiati, i corridoi che portano alla parte sotterranea della struttura sono trasformati in discariche a cielo aperto dove vi si trova di tutto; la vegetazione all’ingresso del bagno non è più curata e ha invaso accessi e passerelle. Le terrazze dove un tempo si consumavano drink e aperitivi ammirando un bel tramonto sul mare sono devastate. All’interno della struttura segni evidenti di bivacchi notturni, visto che è diventato il ritrovo di extracomunitari e clandestini della zona che hanno così trovato una sistemazione vista mare a costo zero.

Tanto il conto lo pagano le strutture balneari della zona che hanno già segnalato la pericolosità sotto tutti i punti di vista della situazione a Capitaneria di Porto, Comune, polizia municipale e forze dell’ordine. Al momento l’unico riscontro avuto è quello della clientela, anche la più fidelizzata sotto forma di disdette.