
Stefania Saccardi
Firenze, 18 giugno 2024 – Come nel Sabato italiano di Caputo ci sono "equilibristi in bilico sul fine settimana". Italia viva, uscita castigata alle elezioni europee, non ha brillato neppure alle amministrative, sicuramente non come avrebbe pensato e come anche si ipotizzava in base ai sondaggi, risultati poi piuttosto veritieri per gli altri partiti. Colpa del "voto utile", aveva analizzato a chiusura dello spoglio delle comunali la candidata sindaca a Firenze, Stefania Saccardi. Il risultato a doppia cifra non c’è stato ma il deludente 7,29% di preferenze espresse con 13.186 voti in numeri assoluti, dimezza il tesoretto raccolto da Saccardi alle Politiche del 25 settembre 2022 quando nel collegio uninominale 4 del Senato raccolse il 14,76%, forte di un radicamento sul territorio riassunto nei suoi 28.039 voti raggranellati. "Voto utile", dunque.
Secondo Saccardi l’elettorato di centrosinistra, annusato il vento di destra che si era già fatto sentire in Europa, avrebbe votato direttamente Sara Funaro per consegnarle il noto vantaggio di dieci punti sul candidato di centrosinistra Eike Schmidt. Ma c’è qualcuno, all’interno del partito senatore Renzi, che il "voto utile" menzionato da Saccardi, lo legge al contrario. Ovvero che parte dell’elettorato di Italia Viva avrebbe tradito Saccardi per Schmidt. Se così fosse la cassaforte di voti che Italia Viva potrebbe riversare nei forzieri dello storico dell’arte al ballottaggio si impoverirebbe. Perché se chi era disposto a farlo ha già votato Schmidt, al ballottaggio buona parte di quel sette e rotti per cento di Saccardi potrebbe tornare da Funaro.
La confusione non manca. Insieme al caldo che, esploso all’improvviso con l’approssimarsi dell’estate del calendario, potrebbe convincere tanti fiorentini a lasciare la città bollente per il ponte di San Giovanni, ingrassando le file degli astenuti, già partito di maggioranza. Di certo c’è che Stefania Saccardi, personalmente, voterà Funaro. O almeno così ha dichiarato che farà anche per mantenere saldo il posto da vicepresidente della giunta regionale. Nel campo larghissimo che Eugenio Giani ha costruito tassello dopo tassello, ci resta. Ma le condizioni sono chiare. Niente scherzi.
In Palazzo Vecchio la situazione dichiarata è completamente diversa: opposizione se la sindaca sarà Funaro. Anche nelle parole di Saccardi: "Italia Viva è all’opposizione di questo governo, siamo in maggioranza con il Pd in Regione Toscana e non mi pareva una grande notizia dire che se fossimo stati costretti a scegliere fra due candidature", ovvero quella di Sara Funaro, e quella di Eike Schmidt, "avrei scelto la prima". "Comunque 90 su 100 saremo all’opposizione di questa giunta in Palazzo Vecchio", ha dichiarato la vicepresidente della Regione a Controradio. Lo aveva già fatto, incespicando un po’ sulle parole l’ex vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi.
E non finisce mica qui. I motori per le Regionali 2025 sono già belli rombanti, a quella causa Sacccardi con Italia Viva portò la sua dote di voti nel collegio Firenze 1 con 4.604 preferenze, ne collezionò (ne collezionò 14.580 con il Pd alla tornata precedente (2015). Equilibrismi, appunto. Mentre il portavoce dell’opposizione in consiglio regionale, Marco Landi, parla degli assetti: "Alle Regionali sarà Pd-M5S, gli elettori di Italia Viva hanno compreso che saranno fuori dalla coalizione". Ma sarà davvero così? Giani non vorrà fare a meno di nessuno. "Rinnegare una battaglia onesta e coraggiosa soggiacendo ai diktat del Pd non fa onore a una donna delle istituzioni quale è Saccardi – incalza Landi della Lega – Mi pare strano che non abbia compreso che quella che ha salvato non è una poltrona ma uno sgabello instabile, che cadrà sotto i colpi del campo largo, stella polare del Pd a trazione Schlein".