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La piscina del centro eventi Fulli in una foto di repertorio presa dalla pagina Facebook della struttura di Sesta Godano
Sesta Godano (La Spezia), 11 luglio 2024 – Ci sono cinque giovani indagati per la morte della piccola Yasmine, la bimba deceduta la settimana scorsa per le conseguenze di un annegamento in piscina. La Procura della Repubblica della Spezia ha aperto un fascicolo di indagine a carico del bagnino della struttura e di quattro educatrici di una cooperativa di Sestri Levante, responsabili del servizio di accompagnamento dei 25 bambini che giovedì scorso hanno partecipato a un campus a Sesta Godano. Tra questi anche Yasmine, 7 anni, rimasta sul fondo della piscina del complesso sportivo del piccolo comune montano, stretto tra Tigullio e Alta Val di Vara: un gioiello immerso in una natura quasi incontaminata e per questo scelto dal gruppo ’Il sentiero di Arianna’ per trascorrere una spensierata giornata nel verde.
La gita si è però trasformata in tragedia. Quando hanno radunato i bambini per l’appello, subito dopo il bagno, le educatrici si sono accorte dell’assenza di Yasmine e l’hanno vista sul fondo della vasca. Una di loro, insieme al bagnino, un ragazzo da poco maggiorenne e regolarmente abilitato all’esercizio dell’attività di salvamento, si è lanciata in acqua per recuperarla. Dopo averla distesa sul prato, i due hanno iniziato le manovre respiratorie utilizzando il defibrillatore in dotazione alla struttura. Il bagnino, in contatto telefonico con la centrale spezzina del 118, ha eseguito le istruzioni impartite dal medico, nell’attesa che arrivassero i soccorsi. Il dottore in servizio sull’automedica ha tentato di rianimare il cuore della bambina, e le manovre sono andate avanti per 50 lunghi minuti fino a quando il battito è ripartito e la piccola è stata trasportata in elicottero all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova.
Nel tardo pomeriggio di giovedì Yasmine è stata ricoverata in prognosi riservata nel reparto di rianimazione e le sue condizioni sono rimaste gravissime per 24 ore. La sera successiva i medici hanno dichiarato la morte cerebrale, nel disperato dolore dei genitori, rimasti al capezzale della piccola e supportati dagli assistenti sociali messi a disposizione dal Comune di Sestri Levante, dove la famiglia risiede. Dopo giornate di indagini e sopralluoghi, e soprattutto dopo aver preso visione delle registrazioni fatte dal circuito di sorveglianza della struttura, i carabinieri della stazione di Sesta Godano, supportati dai colleghi del comando provinciale della Spezia, hanno chiuso il cerchio. Le informative presentate al procuratore Antonio Patrono e al pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Maria Pia Simonetti, hanno trasformato l’iniziale fascicolo aperto senza nomi e senza ipotesi di reato in un’indagine per omicidio colposo, con l’iscrizione a registro del giovane bagnino e delle quattro educatrici responsabili della vigilanza della comitiva. L’autopsia che verrà affidata domani e che sarà eseguita probabilmente la prossima settimana chiarirà gli aspetti del dramma. La bimba ha avuto un malore e ha perso i sensi? E’ scivolata sotto la superficie della piscina e non avendo troppa abilità nel nuoto ha ingerito una quantità eccessiva di acqua non riuscendo più a respirare e finendo poi sul fondo? Terribili interrogativi, inquietanti nodi da sciogliere ma fondamentali per stabilire il grado di responsabilità dei cinque giovani indagati.