Elettra Gullè
Cronaca

Bandiere Blu 2024, cosa sono e come vengono assegnate

Non si tratta soltanto di “mare bello”: esiste una lunga serie di parametri che riguardano nel complesso la gestione ambientale e ricettiva delle località costiere, dalla tutela dei bagnanti alla pulizia delle spiagge

Firenze, 15 maggio 2024 - Non bastano un mare cristallino e uno scorcio da sogno per conquistare l’ambitissima Bandiera Blu. Molti potrebbero infatti esser tratti in inganno e non spiegarsi come mai una località apparentemente meno affascinante sia insignita del riconoscimento, mentre un’altra no.

Intanto, una spiaggia può ottenere la Bandiera Blu se è ufficialmente riconosciuta come area di balneazione, dotata di “almeno un punto di campionamento per le analisi delle acque”. Non solo. L’informazione e l’educazione ambientale rivestono un ruolo di primo piano: ecco che annualmente devono esser offerte “minimo cinque attività di educazione all’ambiente”. E poi vanno affisse le informazioni sulla qualità delle acque e quelle sugli ecosistemi locali. Così come deve esser ben visibile la mappa della spiaggia, con indicazione dei vari servizi. Certo, per avere la Bandiera Blu imprescindibili sono le analisi delle acque di balneazione, che devono rispettare determinati parametri biologici ad esempio su Escherichia coli e Enterococchi intestinali, ma giocano un ruolo determinante anche gli accessi e i servizi per i disabili, la presenza di almeno “una fonte di acqua potabile” e il libero accesso al pubblico. Non solo. Deve anche esser prevista “la gestione di diverse utenze e differenti usi della spiaggia in modo tale da prevenire conflitti e incidenti”, oltre ad un numero adeguato di personale di salvataggio, dotato delle necessarie attrezzature. Anche l’equipaggiamento di primo soccorso deve essere disponibile. E vanno predisposti i piani di emergenza in caso di inquinamento o rischio per la sicurezza ambientale.

Ancora, sul litorale ci devono essere cestini per i rifiuti “in numero adeguato” e predisposti per la raccolta differenziata. I servizi igienici o spogliatoi devono essere commisurati al numero di villeggianti e intorno al lido devono essere incentivati i mezzi di trasporto sostenibili. Curiosità: per avere il riconoscimento bisogna lasciare in spiaggia “vegetazione algale o detriti naturali”. E naturalmente deve esser fatto rispettare il divieto di campeggio. Anche l’accesso degli animali domestici deve esser strettamente controllato. Insomma, si fa presto a dire ‘Bandiera Blu’, perchè si va ben oltre un “paesaggio instagrammabile”.