CARLO BARONI
Cronaca

Batterio New Delhi, in Toscana 31 morti sospette in dieci mesi. La mappa per ospedale

Sono 708 i ricoverati portatori del ceppo batterico

Laboratorio di ricerca

Firenze, 11 settembre 2019 - Tra novembre 2018 e il 31 agosto 2019 in Toscana ci sono state 31 morti sospette in relazione al batterio New Delhi, con 708 ricoveri di soggetti portatori del ceppo batterico. Come è stato spiegato da fonti della Regione, questo non vuole dire, al momento, che ci sia un nesso causale automatico con la presenza del ceppo batterico: l'infezione potrebbe essere una concausa o non aver provocato la morte.

Lo rileva l'aggiornamento dell'Agenzia Regionale di Sanità che monitora la diffusione degli enterobatteri Ndm (New Delhi metallo beta-lactamase) in Toscana.

Da novembre 2018 al 31 agosto di quest'anno i batteri Ndm "sono stati isolati nel sangue di 75 pazienti. I casi sono risultati letali nel 40% dei pazienti con sepsi, percentuale paragonabile alla letalità per questa condizione causata da altri batteri resistenti agli antibiotici", sottolinea l'Ars. La ricerca attiva dei batteri riguarda i pazienti ricoverati in reparti specifici (terapie intensive e sub-intensive, oncologia, oncoematologia, trapianti, cardiochirurgia, malattie infettive, area medica, riabilitazione) oppure pazienti che presentino caratteristiche di rischio, ricoverati in altri reparti.

"L'Ndm - ricordano gli esperti - rappresenta un nuovo meccanismo di antibiotico-resistenza, sviluppato da batteri normalmente presenti nella flora intestinale umana che possono diventare virulenti in seguito all'esposizione prolungata a determinati antibiotici. La capacità di resistere agli antibiotici rende pertanto pericolosi questi batteri, soprattutto in pazienti fragili, già colpiti da gravi patologie o immunodepressi".

L'assessorato alla Salute ha costituito a maggio 2019 "un'unità di crisi che ha prodotto un documento di indicazioni regionali per il contrasto alla diffusione di batteri Ndm". Le aziende sanitarie toscane "hanno messo in atto tutti gli interventi volti a sorvegliare l'evoluzione del fenomeno tramite screening attivo, a rinforzare le procedure di prevenzione e controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie e ad adottare schemi terapeutici più adeguati per il trattamento delle infezioni da batteri Ndm".

LA MAPPA

Ecco i casi di isolamento del batterio New Delhi da novembre 2018 a agosto 2019

Azienda ospedaliero-universitaria PIsa: 31

Osp. Riuniti Livorno: 9

Ospedale unico della Versilia: 8

Presidio di riabilitazione cardiologico di Volterra: 6

Nuovo osedale delle Apuane (Massa): 4

Ospedale Lotti (Pontedera): 3

Ospedale civile di Cecina: 3

Ospedale San Luca (Lucca): 2

Un caso ciascuno per Aou Careggi, Aou Senese, Ospedale pediatrico apuano, Centro di riabilitazione di Terranuova Bracciolini, Ospedale San Jacopo di Pistoia, Ospedale Ss. Cosma e Damiano di Pescia, Ospedale civile di Piombino, Ospedale San Francesco (Barga), Ospedale S. Maria Maddalena di Volterra.