MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

11 settembre, la storia di Beatrice Cenci e del fantasma di Ponte Sant’Angelo

Alla sua esecuzione in piazza si racconta abbia assistito anche Caravaggio, che ne rimase sconvolto. La ragazza maledì i due boia, che poi effettivamente morirono

Beatrice Cenci

Beatrice Cenci

Firenze, 11 settembre 2024 – Era la mattina dell’11 settembre del 1599 quando a Roma, in piazza Castel Sant'Angelo, furono giustiziati Beatrice Cenci, la matrigna Lucrezia Petroni ed il fratello Giacomo per l'omicidio del padre il conte Francesco Cenci. E questa notte, come ogni 11 settembre, è la notte giusta per incontrare a Ponte Sant’Angelo, almeno secondo la leggenda, lo spirito di Beatrice Cenci, il più famoso fantasma di Roma, che ancora oggi vaga senza pace. Si dice che sia possibile vedere il suo corpo decapitato che cammina malinconico, con abiti turchesi, un mantello argentato sulle spalle e la testa mozzata tra le mani. La ragazza bellissima e soave ebbe un destino crudele a causa del padre, Francesco Cenci che, tra le mura domestiche, dall’età di 15 le fece subire ogni sorta di violenza. Uomo feroce e squallido truffatore oberato dai debiti, rinchiuse Beatrice e Lucrezia Petroni, la matrigna sposata in seconde nozze, nel castello del Cicolano, la Rocca di proprietà della famiglia Colonna. Furono anni di maltrattamenti continui durante i quali, la giovane cercò disperatamente l’aiuto dei fratelli che non sapevano nulla della sua sorte. La disperazione della ragazza per i ripetuti abusi da parte del padre culminarono a 22 anni quando la giovane ormai devastata, d’accordo con il resto della famiglia, decise di organizzare il parricidio dell’orco. Dopo due tentativi falliti, il 9 settembre del 1598 il corpo dilaniato di Francesco venne trovato nell’orto de La Rocca. Inizialmente, non venne aperto alcun processo, ma le indagini che seguirono accusarono inequivocabilmente Beatrice e i fratelli che, brutalmente torturati, alla fine confessarono. Dopo un processo lungo e dibattuto, che divise il popolo a conoscenza delle nefandezze subite dalla giovane donna, Beatrice fu condannata alla decapitazione alla quale assistette, si racconta, anche Caravaggio che ne rimase particolarmente scosso. Alcuni scritti riportano che, nella piazza di Castel sant’Angelo, prima di morire la ragazza baciò la croce e invocò Maria e con grande dignità tolse il velo dal collo per accomodarsi da sola sul ceppo dove l’aspettavano due boia: Alessandro Bracca che, maledetto per aver eseguito la sentenza, fu trovato morto in circostanze non chiare 13 giorni dopo e Mastro Peppe, ucciso a pugnalate sul Ponte di Castel Sant’Angelo. Se non volete aspettare l’11 settembre, per ammirare la bellezza di Beatrice, un ritratto di Guido Reni è esposto nella Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini.

Nasce oggi

Theodor Adorno nato l’11 settembre del 1903 a Francoforte sul Meno. Si distinse per una critica radicale alla società e sono tante le massime di questo grande filosofo tedesco che non smettono di essere attuali. Eccone alcune: “La pagliuzza nel tuo occhio è la migliore lente d'ingrandimento.” O ancora: “Dire noi ed intendere io è una delle offese più raffinate.” E come non ricordare una delle sue più celebri e citate: "Non si tratta di conservare il passato, ma di realizzare le sue speranze".