CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Beko, i 299 resistono: "Vogliamo coinvolgere tutte le istituzioni"

Venerdì prossimo a Siena un’altra manifestazione dei lavoratori "Arriveremo sotto la prefettura, va scongiurata la bomba sociale".

Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della Beko a Siena (Foto Lazzeroni)

Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della Beko a Siena (Foto Lazzeroni)

Prima le assemblee nello stabilimento previste per giovedì; il giorno dopo, l’ennesimo maxi-corteo che da piazza Salimbeni attraverserà le vie del centro storico di Siena per concludersi in piazza Duomo, sotto la Prefettura. Non si ferma la mobilitazione dei 299 lavoratori Beko di Siena, che continuano il presidio davanti ai cancelli della fabbrica, dove ieri don Carmelo Lo Cicero, parroco di Taverne d’Arbia e del carcere di Santo Spirito, ha consegnato agli operai una donazione di pasta del Gruppo ciclistico Arbia.

I lavoratori di Beko, che vedranno cessare la produzione in viale Toselli entro la data del 31 dicembre, puntano a tenere alta l’attenzione. L’obiettivo più immediato adesso è coinvolgere anche il prefetto Matilde Pirrera in una vertenza che rischia di trasformarsi in una ’bomba sociale’ per il territorio.

Gli occhi sono puntati ancora una volta verso il ministero delle Imprese e del made in Italy, dove è previsto un nuovo incontro con la multinazionale turca presumibilmente lunedì prossimo. Ancora manca la data di convocazione ufficiale, ma sindacati e lavoratori restano in attesa. Nelle more, tutti gli sforzi sono concentrati a tenere alta l’attenzione sulla crisi Beko, per questo è stato organizzato venerdì il nuovo corteo lungo le vie del centro storico.

Dopo la trasferta della settimana scorsa a Roma, dove il ministro Adolfo Urso, il sindaco Nicoletta Fabio e il presidente della Regione Eugenio Giani hanno messo sul tavolo l’ipotesi di acquisto del capannone in viale Toselli, i lavoratori sono stati protagonisti della cena solidale al circolo Arci di Sovicille dove, oltre allo stesso Giani e al sindaco Fabio, erano presenti numerosi sindaci del territorio, il senatore Pd Silvio Franceschelli e l’arcivescovo Augusto Paolo Lojudice, da sempre in prima linea al fianco dei lavoratori.

Intanto si lavora per guadagnare tempo attraverso il Golden power. L’obiettivo è riuscire ad arrivare al 2027 ottenendo un’integrazione alla cassa integrazione a zero ore per gli operai di viale Toselli, in attesa di un nuovo soggetto che venga a reindustrializzare il sito senese in virtù della legge regionale sui Consorzi industriali, approvata di recente.

Il Comune di Siena, insieme alla Provincia e alla Regione, intende procedere con determinazione, contattando al più presto il fondo straniero, proprietario dello stabilimento di viale Toselli, per poter procedere all’esproprio. L’idea è andare avanti con il ’gioco di squadra’ tra istituzioni, al fine di costruire un progetto alternativo in termini industriali per salvare così i 299 posti di lavoro oggi considerati ’esuberi’ dalla multinazionale turca.

Nel frattempo non si ferma il presidio davanti ai cancelli della fabbrica: ieri mattina la permanenza di alcuni lavoratori di Beko sul passaggio pedonale di fronte al sito industriale ha causato alcuni problemi al traffico cittadino, creando file e rallentamenti. Poi la circolazione è tornata alla normalità.