Firenze, 27 ottobre 2024 – Oggi Roberto Benigni compie 72 anni. E nel giorno del suo compleanno dalle ore 20 l’Associazione culturale Contemascetti ripropone la proiezione del film ‘Berlinguer Ti Voglio bene presso la nuova location dell’associazione in Via dei Serragli 51 a Firenze. Un omaggio a Benigni e anche a Carlo Monni. Viene proiettato uno dei fil cult toscani con un superlativo Bozzone ed il “povero” Mario Cioni che subisce sempre i colpi del destino: un uomo che non riesce a staccarsi dalla mamma, che accetta gli sberleffi degli amici e lotta contro la società solo a parole. “La proiezione – spiegano dall’associazione - sarà preceduta come sempre da una cena a tema con antipastone misto del Mascetti con l’immancabile “rinforzino” ed un primo piatto a tema con le pappardelle alla ”cignalona” e dal classico ricreativo” (prenotazioni sul sito dell’associazione). Qual è il sogno di Roberto Benigni? È lui stesso a dirlo: "Mi piacerebbe tanto fare un film. Mi spinge sempre più anche il fatto che al cinema escano tante cose belle e allora viene voglia di farle anche a te". Risponde così Benigni sul suo futuro al cinema, dove manca come regista dal 2005 con La tigre e la neve, rispondendo a margine della cerimonia di consegna del suo dottorato di ricerca honoris causa in Belle Arti presso la sede romana dell'Università di Notre Dame. Anche se in tv raccoglie sempre platee da milioni di spettatori, che sia con Dante o gli articoli della Costituzione, dal cinema Roberto Benigni regista manca dal 2005 con La tigre e la neve. E il grande schermo sembra mancare anche a lui, ad ascoltarlo oggi alla consegna del dottorato di ricerca honoris causa in Belle Arti nella sede romana dell'Università di Notre Dame. Un riconoscimento ottenuto, si legge, per come con la sua opera ha saputo "illuminare percorsi di speranza e bellezza anche nel mezzo di indicibili tragedie e disperazione", guadagnando "l'ammirazione anche di Sua Santità Papa Francesco" e "per i suoi innumerevoli e ispirati contributi all'arte, alla commedia e alla letteratura". "All my joy for you, tutta la mia gioia per voi", ha esordito lui, toga e tocco blu in testa, in un esilarante Benigni-show che si è trasformata in una poetica lezione di bellezza. A partire dalla Madonna del parto di Piero Della Francesca a Monterchi (AR), dove sua madre, in attesa e "poverissima che non aveva da mangiare", si recò in cerca di protezione. "Ho cercato di rubarlo tutta la vita quell'affresco per la bellezza. È diventata la mia personale Madonna universale, talmente è umana", dice. Ma Benigni, quando tornerà a lavorare per il grande schermo? "Ogni volta che sono stato in pubblico ho detto: sto preparando un film, che poi era la verità", dice il premio Oscar a margine della cerimonia. "Ho sempre la porta aperta, non mi sono mai fermato e desidererei tantissimo farlo - assicura -. Ho avuto anche tante offerte, in Italia e all'estero, come attore. Però quello che mi piacerebbe davvero non grande, ma che abbia il senso, che prenda il mio cuore e anche quello che sta accadendo in questo momento. Siamo circondati da avvenimenti così possenti, che non si possono non sentire i riflessi nella nostra anima. La cosa più grande che deve fare un artista - prosegue - è regalare la gioia. Io vorrei fare un piccolo film, nel quale lasciarsi andare a un momento di gioia e di spensieratezza. Per fare ciò bisogna avere sulle spalle tutto il dolore del mondo, perché per fare gioia bisogna avere il dolore. Si tengono insieme. Ecco, mi piacerebbe tanto fare un film pieno di sentimento".
CronacaBenigni compie 72 anni. Firenze lo omaggia con un film