Arezzo, 27 novembre 2024 – Il Sindaco e Presidente della Conferenza zonale socio- sanitaria dei Sindaci Filippo Vagnoli entra nel merito della visita casentinese dell’Assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini.
“Siamo contenti che Bezzini venga finalmente nel nostro territorio. Dopo anni di inviti, solleciti a venire da noi per condividere alcune situazioni, per parlare dei problemi che abbiamo come area interna sul fronte socio-sanitario, dopo gli inviti in situazioni pubbliche, ma anche a confronti indirizzati al miglioramento dei servizi per i cittadini di questa area, siamo davvero contenti che finalmente sia riuscito, tra tutti i suoi impegni, a dedicare un piccolo spazio anche al Casentino. Purtroppo in questi lunghi anni la sua assenza ha parlato per lui. Ma, oggi, è un altro giorno e quello che mi sento di chiedere all’Assessore regionale, è un impegno concreto per superare alcune mancanze che abbiamo e che stanno diventando croniche, ovvero quelle del personale tra infermieri, medici, OOSS, ma anche personale amministrativo. La mia riconoscenza va a tutti coloro che, da anni, si stanno impegnando a sostenere il peso di queste mancanze strutturali, ma, adesso, credo sia arrivato il momento per la Regione di far sentire il suo reale interesse verso la nostra area. Questo perché la mancanza di personale si aggiunge a una insufficiente organizzazione dei servizi sanitari: abbiamo liste di attesa lunghe e persone anziane che sono costrette ad andare lontano per prestazioni che potrebbero tranquillamente essere erogate sul territorio. Voglio immaginare che le strade un po' faticose che ci separano dal capoluogo toscano, abbiano ritardato la venuta dell’Assessore nella nostra valle montana, ma che da oggi, queste non siano più un problema per farci sentire la vicinanza della Regione su un servizio, quello sanitario, che per un’area interna rappresenta il futuro. Sono certo che da oggi non ci sentiremo più abbandonati e che anche il nostro piccolo, verde Casentino non sia riconosciuto solo come bella meta turistica, ma anche luogo di vita e di lavoro con i suoi diritti e le sue specificità da tutelare, non ultima quella di un sistema socio sanitario di area interna efficiente”.