Alla fine vince Giani. L’estenuante confronto sul testo unico sul turismo e sugli affitti brevi, arrivato all’approvazione prima di mezzanotte in aula con il Pd che ha votato compatto. La Lega si è astenuta, due soli voti contrari, stranamente per come erano andate le cose quelli di Fratelli d’Italia.
Ma la giornata di consiglio regionale era stata particolarmente agitata. Con il sub emendamento su Agliana a creare scompiglio. Per la precisione il campo di calcio sussidiario del Comune dell’hinterland pistoiese, finanziato con un atto portato in aula, giovedì notte, dal presidente della Toscana, Eugenio Giani. Nella sezione notturna di giovedì a infrangere l’armonia è stato l’annuncio, da parte del presidente del Consiglio, Antonio Mazzeo, di alcuni "emendamenti concordati dal presidente Giani e dal Consiglio". "Questi emendamenti io non li ho visti" ha subito chiosato Marco Landi, portavoce dell’opposizione. "Rettifico – ha precisato Mazzeo – concordati con alcune forze politiche". Poco dopo è stato il presidente Giani a prendere la parola, snocciolando un lungo elenco di sub-emendamenti al bilancio, per finanziare vari interventi in Comuni governati dal centrodestra. Fra quelli proposti da Fratelli d’Italia: 651mila euro per il ponte sul Chiassa ad Arezzo, 500mila per il centro La Toscana nel Mediterraneo a Pisa, 300mila per spogliatoi a Sillano Giuncugnano. Relativamente a Forza Italia invece 60mila euro per una piazza a Tresana e 30mila euro per la fiera dei cavalli a Comano. Infine, il campo sussidiario "Franchi" di Agliana caldeggiato da Fdi e che ha ottenuto 500mila euro, infiammando le polemiche. Immediato l’abbandono dell’aula da parte della Lega.
Ma i mal di pancia si sono subito estesi al Pd, con il consigliere Andrea Vannucci che ha chiesto di sospendere la seduta. A far arrabbiare i Dem sia il mancato annuncio del sub emendamento pistoiese, concordato da Giani con le opposizioni, che le dinamiche del pomeriggio sulla legge sul turismo. La componente schleiniana infatti, decisa a restare più fedele al testo iniziale, non avrebbe gradito gli sforzi di mediazione col centrodestra portati avanti da Giani e dal responsabile degli enti locali del Pd, Stefano Bruzzesi, forse anche in vista del duro confronto in arrivo sul Piano dei rifiuti.
Sta di fatto che, quando il dibattito è ripreso dopo lo stop, diversi consiglieri Dem (incluso il capogruppo Ceccarelli) sono rimasti fuori dall’aula e alcuni emendamenti sono prima passati solo grazie a Italia Viva e poi (proprio su Agliana) col sostegno di Fratelli d’Italia. Ieri lo strascico polemico nella conferenza stampa della Lega. "Teniamo la schiena dritta – hanno detto Elena Meini e Marco Landi (Lega) prendendo le distanze dagli alleati di centrodestra -. I cittadini ci hanno votato per fare opposizione non per essere consociativi. Diciamo no al metodo di Giani che per anni ha portato emendamenti per chi per primo bussava al suo ufficio". In serata, grazie alle telefonate fra i segretari regionali di Fi, Lega e Fdi, il clima si è addolcito. "L’unità del centrodestra non viene incrinata – il commento di Diego Petrucci (Fdi) -. Vogliamo governare la Toscana insieme ai colleghi di Forza Italia e Lega. Vedo il Pd in grossa difficoltà, se devo essere sincero vedo anche a rischio il Giani bis". E se Italia Viva ha rivendicato la sua centralità ("grazie ai nostri voti – ha detto Stefano Scaramelli - la maggioranza ha tenuto e superato la soglia del numero legale in varie votazioni"), Giani ha smontato le polemiche. "Per me è un grande successo – ha detto - con centinaia di atti tutti approvati. Che poi su singoli temi locali ci siano delle divergenze fra i consiglieri Dem è fisiologico. Il centrodestra intanto si è spaccato e la vera sconfitta è la Lega che ha scelto la strada perdente dell’Aventino".