Firenze, 4 febbraio 2023 - Sono trenta gli Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” conferiti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La solidarietà per la pace è il tema prevalente che ha ispirato nel 2022 la scelta dei giovani Alfieri. Tra loro anche alcuni toscani. La selezione tra tanti meritevoli è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali, ora nell’ambito di un’accoglienza a ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, ora attraverso altri gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinché le diversità non diventino mai barriere. I testimoni scelti non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani. Il presidente Mattarella ha conferito l’attestato d’onore al toscano William D’Alascio, nato il 22 maggio 2012, residente a Crespina Lorenzana, in provincia di Pisa, con questa motivazione: “Per l’impegno e la generosità con cui, nelle fasi più difficili della pandemia, si è assicurato che i compagni di classe, costretti in casa dal virus, non rimanessero indietro nel programma di studi, consegnando loro i compiti “a domicilio” come un vero postino”.
William frequenta la scuola primaria e si è contraddistinto, nel periodo più difficile della diffusione del Covid, per l’impegno e la generosità con cui quotidianamente ha raccolto il materiale realizzato in classe e lo ha portato a casa dei compagni che di volta in volta avevano contratto il virus. In questo modo ha consentito a tutti di non restare indietro rispetto alla programmazione della classe. E’ stato soprannominato “il postino di Perignano”, la frazione in cui vive, perché come un postino lasciava il materiale scolastico nelle cassette della posta dei compagni malati. Il Presidente Mattarella ha inoltre assegnato quattro targhe per azioni collettive che intendono valorizzare la partecipazione attiva e sentita dei giovani, anche al fine di incoraggiare un loro più consapevole protagonismo. Una di queste è stata assegnata a Paula Kalauz (25/7/2005 Drochia, Moldavia), Diana Enea (3/1/2006 Tarata, Perù), Edoardo Dominijanni (26/9/2006 Pisa). La targa è stata conferita loro per aver promosso un linguaggio universale di pace. Paula, Edoardo e Diana sono studenti del Liceo statale Carducci di Pisa che si sono distinti per la generosità e l’impegno con cui hanno accolto alcuni ragazzi ucraini fuggiti dalla guerra e accolti presso il loro istituto. I tre studenti, in modo del tutto spontaneo e impiegando il loro tempo libero, hanno ideato e realizzato un progetto finalizzato a insegnare la lingua italiana ai ragazzi ucraini, adottando un metodo di insegnamento facilitato con slides esplicative e lezioni in inglese, russo e italiano. Per l’Umbria è stato nominato “Alfiere della Repubblica” Alexander Bani, nato il 31 maggio 2012, residente a Città di Castello, in provincia di Perugia, con questa motivazione: “Per la solidarietà e l’amicizia dimostrata nei confronti del piccolo Sasha, bambino ucraino scappato dal conflitto, ospite di una famiglia italiana per alcuni mesi”.
Alexander ha la mamma russa e frequenta la scuola primaria. Il suo Istituto, come tante scuole italiane, ha spalancato le proprie porte a bambini e ragazzi in fuga dalla guerra scoppiata in Ucraina. Tra i bambini accolti dalla scuola frequentata da Alexander vi è anche Sasha, arrivato in Italia con la mamma e il fratellino di due anni, dopo aver abbandonato in fretta la cittadina ucraina in cui viveva, bombardata dai missili russi.
Sasha il primo giorno di scuola in Italia ha trovato ad accoglierlo, insieme ad altri bambini, Alexander, che si è improvvisato mediatore culturale per favorire l’inserimento del nuovo amico e compagno di banco. I due bambini sono subito diventati inseparabili, condividendo molti interessi. L’accoglienza così spontanea di Alexander ha permesso a Sasha di ritrovare in breve tempo quel senso di normalità che le difficoltà e i traumi conseguenti alla fuga dal suo Paese avevano compromesso.
Maurizio Costanzo