Firenze, 13 gennaio 2021 - I nuovi casi positivi registrati in Toscana sono 507 su 10.258 tamponi molecolari e 4.792 test rapidi. Ad annunciarlo è il presidente della Regione, Eugenio Giani, che anticipa i dati del bollettino regionale. Crescono i positivi, dunque (il bollettino regionale di martedì 12 gennaio, contava 303 nuovi contagi) ma in maniera sensibile aumentano anche i tamponi totali (il 12 gennaio erano 7.569).
Covid Toscana, il bollettino del 13 gennaio
Tre calciatori dell'Empoli e l'allenatore Dionisi in isolamento in hotel a Napoli
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Cosa ci dice il nuovo bollettino
Il bollettino, ovviamente, conferma i dati, e si diffonde su altri indicatori interessanti. Per esempio, i guariti crescono dello 0,3% e raggiungono quota 113.398 (89,9% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.988.970, come detto sono 10.258 in più rispetto a ieri, di cui il 4,9% positivo. Sono, invece, 3.716 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 13,6% è risultato positivo (nella giornata precedente erano l'11,5%). Risale leggermente, dunque, il tasso di positività. A questi si aggiungono i 4.792 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi.
La speranza dagli anticorpi monoclonali
«I tempi per l'anticorpo monoclonale rimangono quelli, forse stiamo andando un pò più lenti: avevamo detto marzo, forse sarà fine marzo o aprile». Lo ha affermato Rino Rappuoli, direttore scientifico di Gsk Vaccines e coordinatore del progetto di ricerca sugli anticorpi monoclonali di Toscana Life Sciences, in una conferenza stampa dedicata al progetto di crowdfunding'. Sosteniamo la ricerca oggi per tornare più vicini domanì. «Quando si fanno le cose per la prima volta ci vuole più tempo del solito, ma i tempi sono ancora quelli», ha aggiunto, ricordando poi ai cronisti che «noi siamo gli unici in Italia e forse anche gli unici in Europa» a sviluppare anticorpi monoclonali per il Covid-19, «ma nel mondo ci sono dei gruppi americani che sono un pò più avanti a noi, hanno già sviluppato questi anticorpi e stanno dimostrando che sono utili».
Arriva il vaccino di Moderna
Sono arrivati a destinazione in queste ore i furgoni del corriere di Poste Italiane, SDA, per la consegna delle prime 47mila dosi di vaccino Moderna. Mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, sono partiti ieri era dall'Istituto Superiore di Sanità di Roma verso Sicilia, Valle d'Aosta, Campania, Marche, Umbria, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Veneto. Il Gruppo guidato dall'ad Matteo Del Fante in questi mesi ha anche consegnato mascherine protettive nelle scuole per conto della struttura del commissario straordinario per l'emergenza Covid Domenico Arcuri, e per fronteggiare la pandemia ha concesso ai cittadini over 75 di ricevere gratuitamente la pensione a domicilio stringendo una convenzione con l'Arma dei Carabinieri.
Covid Toscana, bollettino 12 gennaio / Covid Toscana, i dati dell'11 gennaio
Arezzo, contagiato un intero reparto dell'ospedale San Donato
Sono 12 le persone positive tra medici, pazienti e operatori. QUI L'ARTICOLO
Screening nelle scuole, nuovi tamponi
L'Azienda Usl Toscana Sud Est è in campo per dare piena attuazione alla campagna di monitoraggio delle infezioni da Covid "Scuole sicure", prevista dalla giunta regionale con la delibera 1645 del 21 dicembre scorso. A partire da lunedì prossimo 18 gennaio saranno effettuati i test, in base alle direttive della Regione, agli studenti delle scuole secondarie superiori individuate dall'Agenzia regionale di sanità, utilizzando tamponi antigenici rapidi. In tutte gli istituti prescelti, saranno coinvolti cinque alunni per ogni classe della sezione individuata per il monitoraggio (quindi venticinque studenti per ogni indirizzo di studio); l'operazione sarà ripetuta nelle settimane successive ogni volta su altri cinque studenti delle stesse classi, garantendo una costante verifica della situazione.
Nuovo appello di Giani: "Dateci più vaccini"
Anche la 'partita vaccinazionè inorgoglisce Giani tanto da fare ancora «appello al commissario Arcuri perché ce ne mandi il più possibile, perché la nostra macchina organizzativa è in grado di somministrarli. Tagliato il traguardo dei 50mila in Toscana possiamo andare molto oltre, più ce ne mandano più noi ne somministriamo: mi rendo conto che abbiamo messo su una macchina organizzativa fra le più efficaci in Italia».
Giani: "Toscana in giallo anche la prossima settimana"
"Con l'andamento della diffusione del contagio possiamo permetterci di vivere anche l'ingresso delle scuole con una relativa serenità" QUI L'ARTICOLO
Giani: "Ancora 4 mesi ma il peggio è passato"
«Dobbiamo essere consapevoli che abbiamo tre-quattro mesi davanti: ormai per me il peggio è passato». Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, intervenendo a 'Radio anch'io' su Radio1. «Oggi abbiamo tre o quattro mesi - ha spiegato - prima che le condizioni ambientali, il caldo, i raggi ultravioletti di fine primavera e dell'estate, possano consentirci, al di là dei risultati delle cure o dei vaccini, comunque di portarci una situazione di maggiore controllo». Dunque, ha aggiunto Giani sempre parlando dei mesi a venire, «utilizziamoli cercando di gestire con buonsenso i provvedimenti a cui ci porta il governo, e contemporaneamente intensifichiamo al massimo i vaccini. Noi siamo fra le tre regioni che ne hanno somministrati di più: organizziamo questa capacità di diffusione del vaccino a livello di massa. Io ogni giorno dico che ho 5.000 persone immunizzate in più, e questo mi dà fiducia nel futuro».
All'aeroporto di Pisa arrivate nuove dosi di vaccini per la Toscana / VIDEO
Rientro in classe in Toscana
Sul fronte del ritorno a scuola, il primo giorno è filato tutto liscio grazie a un piano di ingressi scaglionati, al potenziamento del trasporto pubblico locale e al personale dedicato a gestire eventuali assembramenti. "È evidente che è rischioso - ha spiegato il presidente della Regione, Eugenio Giani - però sono anche convinto che se questa esperienza in Toscana funziona e nelle prossima settimana, o nelle prossime settimane, non vi sarà un aumento dei contagi che ci costringe a richiudere, diventerà un messaggio a livello nazionale. Quindi meglio rischiare questo che mettersi nell'apatia di dire per sicurezza aspettiamo la fine del mese, anche perché ho ascoltato molti ragazzi e ormai della didattica a distanza non ne potevano più".
Vaccini
Intanto ieri la Regione ha voluto fare chiarezza su una questione: le presunte dosi di vaccino anti Covid deteriorate in Toscana, "sulle quali - ha detto l'assessore regionale al sociale della Toscana Serena Spinelli - occorre fare chiarezza e sgombrare il campo da ricostruzioni e polemiche strumentali". Una risposta a quanto dichiarato dalle opposizioni e in particolare del senatore Fdi, Patrizio La Pietra. "La questione delle siringhe e dello spreco di dosi di vaccino non esiste - afferma poi Spinelli - È cosa nota che quelle arrivate con la prima fornitura di vaccini Pfizer successiva al 27 dicembre, in Toscana come in tutta Italia, non erano maneggevoli per la sporzionatura delle dosi dalle fiale. Queste siringhe in Toscana sono state ovunque sostituite con siringhe di precisione, grazie alla dotazione in essere, prevista anche dal gruppo di lavoro regionale proprio per mettere in sicurezza la vaccinazione da imprevisti. Solo per mezza giornata, a Careggi, si sono usate le siringhe arrivate con i vaccini, ma senza che siano riscontrati particolari problemi e nel rispetto dell'indicazione di estrarre in media di 5,5 dosi per ogni flacone di vaccino". "Comprendo che l'efficienza dimostrata dalla Toscana possa innervosire l'opposizione, anche a livello parlamentare - conclude Spinelli - . In effetti siamo fra le Regioni italiane con la migliore percentuale di vaccini anti Covid somministrati (l'85,1%), quella che ha dato priorità massima agli anziani ospiti delle Rsa, i più fragili e a rischio, dove stiamo per completare la prima somministrazione. Le opposizioni stiano tranquille: continueremo ad impegnarci al massimo, tutti quanti insieme, a partire dalle Asl e dagli operatori socio sanitari, ai quali va il nostro più sentito ringraziamento per l'impegno straordinario di cui anche in questo frangente stanno dando prova ogni giorno".
Focolaio in una Rsa a Prato, gli ospiti vaccinati una settimana fa
La prima dose del vaccino l'avevano ricevuta una settimana fa, troppo presto per potersi dire al sicuro e infatti il Covid ha fatto irruzione nella storica Rsa Santa Caterina, in centro a Prato. QUI L'ARTICOLO
Vaccino covid, la Regione punta a copertura dell'80% ad agosto
Sulla vaccinazione in Toscana "c'e' una pianificazione che vedrà circa 40 luoghi che potranno essere utilizzati al di fuori della rete ospedaliera. La sottoporremo al ministero verso il 20-25 gennaio. Per tutto gennaio pero' saremo impegnati nella copertura delle vaccinazioni per gli operatori sanitari e gli ospiti e il personale delle Rsa". Lo dichiara, nel corso di un'intervista a Radio Toscana, il presidente della Regione, Eugenio Giani, che punta al raggiungimento dell'immunità di gregge entro la fine dell'estate, prima dunque dell'obiettivo indicato dal commissario straordinario all'emergenza Coronavirus Arcuri. "Dobbiamo arrivare a coprire ad agosto l'80% della cittadinanza. "Sono convinto - puntualizza Giani - che dobbiamo farlo, altrimenti non avremo assimilato la lezione dell'estate scorsa. Dovremo tenere la situazione sotto controllo fino ad aprile-maggio esattamente come ci siamo mossi dall'autunno scorso".
Giani: "Ne esco vincitore"
"Sono certo che se ci avessero concesso la zona gialla anche prima di Natale la situazione sanitaria non sarebbe peggiorata, e al tempo stesso avremmo dato respiro alle categorie economiche, ma io ne esco vincitore: lunedì siamo zona gialla e questo dimostra che la Toscana ha posto rimedio alle criticità che ci avevano penalizzato all'inizio". Lo ha detto il governatore Eugenio Giani in una intervista a La Nazione sulla classificazione gialla della Toscana nelle misure antiCovid. Ricordando come fase complicata di inizio mandato "la questione della Toscana zona rossa", Giani ha osservato che nelle attribuzioni di 'colore' "è mancata a Roma la capacità di prendere decisioni politiche flessibili: il ministero è rimasto troppo rigido su regole che non tenevano conto del miglioramento dei dati".
Il Governo studia nuove limitazioni
Intanto il governo prepara il primo provvedimento del 2021 con nuove limitazioni e una stretta in particolare sulla movida, arrivata dopo gli ultimi episodi di assembramenti e feste illegali, vietando l'asporto dai bar a partire dalle 18 ed estendendo il divieto di spostamento tra regioni anche nelle zone gialle, così come avvenuto dalle feste di Natale ad oggi. Ma sul tavolo c'è anche la possibilità di istituire una zona bianca, seppur difficile da raggiungere (servirebbe un Rt sotto 0.5), in cui poter riaprire tutto senza limitazioni e la possibilità di riaprire i musei, ma soltanto nelle Regioni gialle. Sono le ipotesi trapelate al termine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione e che saranno presentate oggi alle Regioni nel vertice con il ministro Francesco Boccia. L'ipotesi della conferma del divieto di spostamento tra Regioni è stata ribadita in serata anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza. All'incontro di oggi i governatori hanno già annunciato di volersi opporre a quella sembra molto più di un'ipotesi, e cioè alla possibilità di far scattare automaticamente la zona rossa nel caso si superasse il limite dei 250 contagiati per 100 mila abitanti. Una raccomandazione, perorata dagli scienziati, che però potrà vedere la luce solo dopo il confronto di oggi e solo dopo il passaggio in parlamento del ministro della Salute, Roberto Speranza, in programma il 13 gennaio.
Ieri, intanto, i nuovi casi positivi sono stati 472. L'età media dei nuovi contagiati di 49 anni. Covid Toscana, bollettino completo del 10 gennaio
Covid, lo specialista: "Gli allergici non rischiano. Il vaccino può essere fatto a tutti"
Il vaccino anti Covid non è off limits per nessuno, tanto meno per quelle persone che devono combattere quotidianamente con le allergie. Parola di Alessandro Farsi, responsabile del Centro Covid Pegaso di Prato dove sono curati pazienti affetti da coronavirus anche di Pistoia e Firenze (è il centro regionale per i casi meno gravi). QUI L'ARTICOLO
Bibbiena, allarme focolai
Impennata di casi Covid viene segnalata a Bibbiena (Arezzo), in Casentino, dal sindaco Filippo Vagnoli. «Intere famiglie contagiate - afferma -, adesso serve più attenzione che mai. La terza ondata sembra già arrivata nel centro del Casentino, 23 i casi registrati che superano quelli del capoluogo Arezzo. Ci sono intere famiglie contagiate alle quali si sono aggiunti altri casi, oltre quelli dei giorni precedenti, presso la Rsa di Serravalle, sia ospiti che operatori». «Richiamo la massima attenzione poiché in dieci giorni abbiamo avuto quasi 60 casi nel nostro comune», aggiunge Vagnoli richiamando tutti al senso di responsabilità ma anche alla calma. «La situazione è sotto controllo ma occorre fare massima attenzione», afferma. In questi giorni sono stati effettuati test anche sugli studenti in vista della riapertura delle scuole.
App Immuni, 10 milioni di download in Italia
Sono oltre 10 milioni e 139 mila gli italiani che hanno scaricato la app Immuni, quasi 140 mila in più in circa un mese. Dopo la crescita costante di ottobre, proseguita anche a novembre, i download sono piuttosto stabili e aumentano lentamente, secondo l'ultimo aggiornamento del ministero della Salute al 7 gennaio. Gli utenti positivi segnalati si attestano a 8.159, mentre le notifiche inviate ammontano a 84.307. La regione più 'attiva' per numero di notifiche, nella settimana che va dal 28 dicembre al 3 gennaio - si legge sul sito dell'applicazione per il tracciamento dei contatti dei casi di Covid - è l'Emilia Romagna con 187, seguita dalla Lombardia con 138, dal Lazio con 69 e dalla Toscana (46).
Toscana zona gialla
"Ho parlato con il Ministro Speranza. Grazie ai risultati del lavoro di queste settimane, mi ha ufficializzato che la Toscana continuerà ad essere zona gialla da lunedì 11 gennaio". Lo ha scritto ieri Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, sulla sua pagina Facebook. "Le scuole superiori - ha aggiunto - saranno aperte in presenza al 50%. Non abbassiamo la guardia, continuiamo a fare attenzione e proteggerci. Dipende tutto da noi, manteniamo la nostra regione in zona gialla, rendiamo la #ToscanasiCura". Oggi e domani, però, la Toscana come tutta Italia sarà zona arancione.
Ieri mattina, quando si era diffusa la bozza di monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, era emerso che la Toscana era l'unica regione a rischio basso questa settimana. Dodici invece quelle a rischio alto (nessuna la settimana precedente) e otto a rischio moderato (di cui due ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane).
Sul fronte dati dei contagi ieri i nuovi casi sono stati 452 su 7.563 tamponi molecolari, con un tasso di positività lordo al 6%, in calo di 2 punti percentuali rispetto a ieri mentre quello netto (senza i tamponi di controllo) era sceso dal 22,2 al 16% (ma l'altro ieri era al 10%: oscilla di molto di giorno in giorno). Scendono anche i ricoveri: sono complessivamente 946, 27 in meno, di cui 139 in terapia intensiva (-7). Purtroppo si registrano altri 23 decessi in Toscana, pazienti con un'età media di 82,9 anni. A stamani le vaccinazioni effettuate erano oltre 31.000, dato che ha fatto commentare Giani cosi: "Siamo la prima regione in Italia per numero di vaccini fatti sulle dosi consegnate, un grande risultato di tutto il nostro sistema sanitario".