Firenze, 5 dicembre 2024 – Messaggi dalla Tanzania, l’Azerbaijan, il Brasile, il Sud Africa. Da tutte le squadre del mondo e da tutti i colori di maglia del pianeta, senza rivalità né campanili. Sui social tutti fanno il tifo per Bove, il centrocampista di talento che in pochi mesi ha fatto innamorare Firenze, e ancora di più per Edoardo, il ragazzo di 22 anni che ora deve affrontare una sfida assai più difficile dei duelli in mezzo al campo.
“Sono juventina... ieri stavo guardando la partita... da mamma... Mi si è spezzato il cuore.... Forza Edo! Un abbraccio forte a te... Ma uno enorme a tutta la tua famiglia!”, scrive ad esempio Federica Fede commentando il post su Facebook della Fiorentina che annunciava il miglioramento delle condizioni del giocatore. E’ l’esempio di come le barriere del tifo si sono azzerate di fronte al dramma vissuto domenica sera, un esempio in mezzo alle migliaia di cuori viola che hanno riempito subito i social. I tifosi della Fiorentina si sono fatti sentire da tutto il mondo e il messaggio di Beppe Russo parla per tutti: “Non vedo l’ora di rivederti in campo Edo. Forza ragazzo!”.
Da Manchester a Londra, sponda Aston Villa, fino a Newcastle le community di fan non hanno fatto mancare il loro supporto nemmeno dalla Premier, mentre in città diversi commercianti hanno voluto mettere in vetrina cartelli per incitare il giovane centrocampista. Ha ragione in pieno Barbara Curzi: “Da romanista... dajeeeeee tutta Edo. Non ci sono colori e diversità in questi casi... siamo tutti con te”. Messaggio replicato da Roberto Merlo, che pure non dovrebbe avere in grande simpatia la Roma, la società dove è cresciuto Bove: “Forza ragazzo, i laziali tifano per te”.
Si sono mossi anche i più grandi club del mondo. Come il Real Madrid, che tramite il direttore delle relazioni istituzionali Emilio Butragueno, ex attaccante leggendario dei Blancos, ha tempestato di telefonato Diego Tavano, il procuratore di Bove, esprimendo a nome suo personale e del club che rappresenta parole di sostegno e incoraggiamento.
Lo stesso hanno fatto alla spicciolata i giocatori del Barcellona, dell’Atletico Madrid, del Betis Siviglia, gli argentini del Boca Juniors e del River Plate. Bove ha riunito tutti i giocatori sotto un altro tipo di bandiera: quella del coraggio e della resilienza.
Intanto Edo è sempre ricoverato a Careggi, oggi dovrebbe essere diramato un altro bollettino sulle sue condizioni di salute. Dovrà effettuare test genetici – che richiederanno tempi lunghi, da uno a tre mesi per fornire indicazioni – per capire la natura della lesione al ventricolo sinistro del cuore che sarebbe stata evidenziata dalla risonanza magnetica.