Firenze, 3 dicembre 2024 – Dalla paura al sollievo. Edoardo Bove, il centrocampista della Fiorentina che ha accusato un malore al minuto 17 della partita contro l’Inter, è in miglioramento. Si trova all’ospedale Careggi di Firenze, dopo due notti passate in terapia intensiva, sottoposto a tutti gli accertamenti utili del caso. Dai primi esami è emersa una tachicardia ventricolare che si è trasformata in fibrillazione, con torsione di punta del cuore, quando Bove era già in ambulanza.
Oggi è prevista l’uscita dalla terapia intensiva per entrare in reparto. Lo attendono altri esami per indagare la presenza di patologie strutturali e del circuito elettrico e malattie genetiche. Ma anche per capire come mai il centrocampista viola sia arrivato al pronto soccorso di Careggi con il potassio bassissimo.
Adesso la domanda che tutti si pongono: Bove potrà tornare a giocare? E' presto per avere una risposta definitiva. Sicuramente il calciatore resterà in campo sino al momento in cui sarà chiaro che cos’è accaduto al minuto 17 di Fiorentina-Inter.
Ecco dunque tutti gli aggiornamenti e le ultime notizie dall’ospedale Careggi di Firenze sullo stato di salute di Eodardo Bove.
Roberto D'Aversa, allenatore dell'Empoli, il capitano Alberto Grassi e il team manager Simone Giunti hanno fatto visita a Edoardo Bove, il centrocampista della Fiorentina colpito da un malore domenica sera durante la partita con l'Inter. Alla vigilia della sfida di Coppia Italia fra gli azzurri e i viola, una rappresentanza del club empolese ha voluto esprimere la vicinanza giocatore andando a trovarlo all'ospedale di Careggi dove è ricoverato.
Il procuratore di Edoardo Bove, Diego Tavano, è uscito dall'ospedale di Careggi, dove è ricoverato in terapia intensiva il centrocampista della Fiorentina. Tavano ha preferito non rilasciare dichiarazioni per rispetto del momento: ha affidato ai social un messaggio, questa mattina, per ringraziare tra l'altro la città di Firenze.
"Prima di iniziare ci tenevo a nome mio e di tutti i ragazzi a mandare un grande abbraccio a Edoardo Bove, siamo tutti con lui e speriamo di vederlo presto, quanto prima, a fare quello che sa fare benissimo". Lo ha detto l'allenatore del Napoli Antonio Conte prima dell'inizio della conferenza stampa in vista del match di Coppa Italia contro la Lazio di giovedì
Nel frattempo, come riportato da Sky, anche Josè Mourinho, che ha allenato per due stagioni e mezzo Bove alla Roma, ha chiamato i familiari del giocatore per informarsi.
"Voglio ringraziare, l'ho detto anche a Bove, tutti quei medici che subito si sono prestati e hanno fatto il meglio. E si è visto, perché ieri mattina io potevo parlare liberamente con un giovane che già pensava a quando tornare in campo". Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. Per Giani, che ha parlato a margine di un evento a Firenze, "è la dimostrazione di quanto noi abbiamo un sistema di eccellenza: Careggi è stato giudicato dal Ministero fra i tre ospedali migliori in Italia, la nostra sanità proprio in questi giorni è stata giudicata fra le 20 regioni secondo i Lea di emergenza e assistenza come la regione che offre i risultati migliori, e conseguentemente in questi casi poi si vede". Inoltre, ha concluso il governatore, "a quei volontari che erano in campo va detto grazie: non sono un medico, ma da quello che ho capito quella defibrillazione fatta in ambulanza è stata molto importante per la vita di Bove".
Bove ha passato una seconda notte tranquilla all'ospedale Careggi di Firenze. Il giocatore, si apprende da fonti ospedaliere, si trova ancora nel reparto di terapia intensiva. Se dovessero proseguire i miglioramenti, già in giornata potrebbe essere trasferito nel reparto di cardiologia del nosocomio di Firenze. Intanto per il centrocampista romano (che ieri si è sottoposto a una risonanza magnetica), nella mattinata di oggi videochiamata con il tecnico gigliato Raffaele Paladino e i compagni di squadra, prima dell'allenamento di rifinitura in vista della gara di Coppa Italia contro l'Empoli, in programma domani sera allo stadio Franchi di Firenze.
A margine del Gran Galà del Calcio Aic, Lautaro Martínez ha parlato del malore che ha colpito in campo Bove: "Abbiamo vissuto il malore di Bove con tanta preoccupazione, è stato un momento brutto. Per noi dell'Inter la partita è finita lì, conta la salute di Edoardo. Ho sentito i compagni argentini della Fiorentina e Palladino ci ha ringraziato per questo. Gli mando un forte abbraccio, ora l'importante è che stia bene".
"Grazie Firenze. Ti abbiamo scelto pensando fossi proprio così, con valori assoluti di sensibilità tangibile. Grazie Roma che lo ami e lo amerai per sempre, perché non dimentichi. Perché non si può dimenticare chi ha sudato la maglia. Grazie a tutti, perché mai avevo visto una cosa del genere e così tanto affetto dal mondo del calcio e non solo. Grazie a Emilio Butragueno che in nome e per il Real Madrid mi ha contattato in continuazione per sapere di Edo. Andiamo avanti, più forti di prima". Lo ha scritto su Instagram Diego Tavano, procuratore di Edoardo Bove.
Il presidente della Fratellanza Militare Giovanni Ghini ha raccontato in un'intervista a La Nazione che Bove è arrivato a Careggi dopo 13 minuti dopo il malore. "L'allarme dei giocatori - ha spiegato il presidente - è stato recepito immediatamente. Si è trattata di una caduta spontanea e in questi casi, purtroppo, il quadro è spesso più pericoloso. Da quel momento all'accesso del medico in campo sono passati circa trenta secondi. Dalla caduta alla partenza dell'ambulanza per Careggi circa 4 minuti e altri 4 minuti sono serviti per raggiungere l'ospedale. Il giocatore è arrivato in sala dopo circa 13 minuti dal malore".
Daniele Santoro, diventato amico di Edoardo Bove al locale fiorentino Colle Bereto, ha raccontato alcuni tratti della sua vita a Firenze, sottolineando che è una città che il calciatore viola ama molto. "È davvero un bravo ragazzo - dice Santoro -, da noi passa o subito dopo l'allenamento o dopo cena. Non lo abbiamo mai visto fare le ore piccole. È quasi sempre solo, viene qui per fare due chiacchiere".
In base agli esami effettuati e agli accertamenti, non ci sono stati danni al cervello e le coronarie sono perfette. Nel corso della giornata di ieri Bove ha fatto anche una risonanza magnetica. È su quella che si stanno concentrando i cardiologi. Oggi Edoardo uscirà dalla terapia intensiva per entrare in reparto. Il calciatore resterà in ospedale sino al momento in cui sarà chiaro e accertato cosa è accaduto durante la partita contro l'Inter.
Risponde il professor Domenico Corrado, cardiologo dello sport: "L'infiammazione cardiaca tende a guarire. La risonanza magnetica permette la caratterizzazione dei tessuti del muscolo cardiaco e di seguire l'evoluzione del processo infiammatorio. La guarigione generalmente è definitiva. Ma richiede anche mesi. Importanti sono le conseguenze della miocardite, perché una cicatrice troppo estesa può alterare la funzione cardiaca e compromettere la ripresa dell'attività sportiva agonistica".
I sanitari stanno indagando ancora in tutte le direzioni. Dai primi esami effettuati non si esclude che si possa trattare della stessa subdola patologia che si era portata via, nella dolorosa notte di Udine quel maledetto 4 marzo 2018, il capitano viola Davide Astori: cardiomiopatia aritmogena, il verdetto a posteriori.