
Cappella Ss. Annunziata a Portoferraio (a sinistra) e la ’gemella’ a Pratolino (Firenze)
Portoferraio (Isola d’Elba), 8 giugno 2023 - È una delle meraviglie del parco di Pratolino, alle porte di Firenze. La Cappella progettata da Buontalenti nel 1580 è un vero gioiello dell’architettura cinquecentesca. Questo lo sanno tutti. Ma nessuno sa che esiste una “gemella“ in mezzo al Tirreno, esattamente a Portoferraio. Ne sono convinti un pool di esperti che, seguendo gli indizi forniti dall’architetto Marco Cardenti, stanno mettendo insieme tutti i tasselli della scoperta legata alla presenza di Cosimo I dei Medici all’Elba.
Nella seconda metà del 1500 il Granduca di Toscana vide realizzarsi il progetto iniziato nel 1548 e da lui fortemente voluto di creare, su un promontorio situato nella parte settentrionale dell’Isola, una “città fortezza” capace consentire il controllo sulle rotte dei mercantili minacciate massimamente dai Barbareschi e dai Francesi: Cosmopoli, l’attuale Portoferraio.
Alla morte di Giovanni Camerini, il architetto di fiducia di Cosimo, gli succede Bernardo Buontalenti, che in quegli anni stava realizzando anche le fortezze di Livorno ed il Parco della Villa di Pratolino. Buontalenti lavorava al completamento delle fortezze di Cosmopoli: nel marzo del 1573 ( esattamente 450 anni fa), venne posta la prima pietra per la realizzazione di una Cappella extra urbem , situata “ad un quarto di miglio fuori dalla campagna” in adiacenza al terreno che verrà successivamente destinato al cimitero; l’edificio-scrigno sarà poi dedicato alla Santissima Annunziata.
La Cappella ha una pianta esagonale (non perfettamente regolare) che genera una volta a sei vele dalla sezione considerevolmente “acuta”, molto diversa dalle cupole a tutto sesto a pianta circolare al tempo più diffuse. Proprio questo particolare aspetto tecnico-costruttivo, prima che estetico, ha indotto l’architetto elbano Marco Cardenti, grande appassionato della sua Isola, a riflettere su questo edificio dalla fattura estremamente raffinato. "Una ventina di anni fa feci una conferenza con il collega Mario Ferretti, all’epoca funzionario della Soprintendenza e la cosa è finita lì", spiega.
"Solo recentemente mi è caduto l’occhio sulla Cappella di Pratolino, ed è stato inevitabile collegare i due edifici". Così sono partite le verifiche: "Durante la costruzione della Cappella della Santissima Annunziata, il Buontalenti lavora al completamento della porzione occidentale delle fortezze di Portoferraio e si divideva con l’altra importante commessa per la realizzazione del Parco Mediceo della Villa di Pratolino, all’interno del quale proprio nel 1579 pone la prima pietra per la realizzazione di una Cappella".
"Anche questa, come quella di Cosmopoli che era ormai in fase di ultimazione, ha base esagonale - riprende l’architetto Cardenti - , con Cupola a sei vele dalla sezione estremamente acuta ed un piccolo portico posto sul fronte principale".
Inoltre le dimensioni delle due strutture sono molto vicine: "Differiscono di pochi centimetri - sottolinea Cardenti – , ma soprattutto sono simili le curvature delle due cupole nelle sezioni diagonali. I lavori per la realizzazione della Cappella della Santissima Annunziata hanno avuto inizio nel 1573, mentre la prima pietra della Cappella di Pratolino è stata posta nel 1579, ma di fatto gli edifici sono stati ultimati in contemporanea, a cavallo tra il 1580 ed il 1581, e questo è facilmente spiegabile in quanto i fondi messi a disposizione dai Medici per Pratolino non possono essere minimamente paragonabili a quelli recuperati dalle elemosine dei fedeli e dal pur decisivo contributo del Governatore di Cosmopoli", sorride.
Da qui è partita l’ipotesi, in fase di definizione, secondo la quale il Buontalenti potrebbe aver progettato la Cupola della Santissima Annunziata, magari utilizzando questo cantiere come prova generale per poi realizzare cinque anni dopo la più raffinata ed onerosa cappella di Pratolino. Alla ricerca - costantemente condivisa e seguita dal funzionario delegato della Soprintendenza di Pisa architetto Massimo Ceccatelli - collabora il professor Giuseppe Conti, matematico dell’Università di Firenze e autore di importanti studi sulla Cupola del Brunelleschi.
"Il lavoro proseguirà nei prossimi mesi con rilievi più approfonditi, misurazioni mediante moderne tecniche mirate al rilievo degli edifici storici, lettura della trama della struttura interna della cupola e ancor più approfondite indagini d’Archivio - interviene - : solamente al termine di questo complesso studio interdisciplinare si vedrà se l’argomentata ipotesi qui rappresentata potrà essere convertita in tesi ragionata e attendibile".